Dopo due sconfitte consecutive contro le prime due della classe, il campionato di Varese arriva già ad un punto importante: il derby con Cantù (lunedì sera alle ore 20.45) può rappresentare una ghiotta occasione per muovere la classifica. Nella conferenza stampa di presentazione alla partita, coach Caja è partito dalle emozioni provate nel derby di ritorno dell’anno scorso:

«Quando siamo partiti da qua c’era un gruppo numerosissimo di tifosi che ci ha dato una carica incredibile, poi ci hanno aspettato anche al ritorno. Non so se sia stata la nostra miglior partita, ma dal punto di vista emotivo è stato sicuramente il punto più alto della scorsa stagione. Ho chiesto ai giocatori che c’erano di provare a trasmettere ai nuovi le emozioni provate quella sera: solo chi ha già giocato il derby conosce le sensazioni che una partita del genere ti dà».

Poi l’allenatore biancorosso è passato all’analisi della formazione avversaria: «Cantù ha talento in molti suoi giocatori, è una squadra che legittimamente può pensare ai Playoff. Dobbiamo controllare le loro bocche da fuoco e i loro rimbalzisti: anche sotto canestro possono dettare legge con giocatori fisici come Burns e Crosariol. Serve la massima attenzione perché in tutti i reparti hanno giocatori di qualità».

«Dobbiamo fare di tutto – ha proseguito il coach – per fare risultato: dobbiamo giocare con ferocia, con decisione e con determinazione su entrambi i lati del campo. A volte si pensa che giocare con aggressività significhi pensare solo all’aspetto difensivo, ma bisogna mantenere questo atteggiamento anche in attacco. La partita richiede che noi giochiamo in questo modo: abbiamo una buona occasione per ottenere la prima vittoria in campionato».

Cantù è una squadra a forte vocazione offensiva, ma nello scorso turno è stata in grado di mettere in campo anche una difesa perfetta: «Non abbiamo la presunzione di ritenere che siano solo una squadra offensiva: dobbiamo essere pronti a trovare le giuste soluzioni – ha analizzato l’allenatore – in attacco senza pensare troppo ad eventuali difetti degli avversari. Ci aspettiamo di affrontare una squadra che può far bene anche in difesa».

Cosa si porta dietro Varese dalla trasferta di Milano? «Mi auguro di rivedere – ha risposto Caja – l’atteggiamento e la faccia tosta che abbiamo dimostrato contro una squadra di Eurolega. Non abbiamo mai fatto passi indietro, mettendoci sempre il corpo e le braccia. Non abbiamo subito a livello fisico e ci abbiamo creduto, rimanendo con la testa nella partita anche quando siamo finiti a -12».

In partite di questo tipo la pressione è un fattore, ma è difficile capire come i nuovi reagiranno: «Io penso che in realtà la pressione – ha spiegato il coach – ce l’abbiamo addosso dall’inizio: fin dal primo giorno di mercato sappiamo che sarà un’annata difficile e che la speranza è non dover aspettare l’ultimo secondo dell’ultima partita per festeggiare la salvezza. Se non è pressione questa…».

«Inoltre – ha concluso il coach – l’avversaria è Cantù, con cui c’è una rivalità storica: se fai bene nel derby vieni ricordato dai tifosi, è successo anche l’anno scorso. Molti dei nostri giocatori sono nuovi, serve tempo per conoscerli meglio e non posso aver già capito tutto di loro. Non so come reagiranno ad una partita come questa, ma posso dire che per spirito fino ad ora sono sempre stati encomiabili e hanno sempre un atteggiamento positivo».

Filippo Antonelli