È Milano la prima squadra a perdere l’imbattibilità: gli uomini di Pianigiani cadono a Sassari, mentre Venezia e Brescia continuano il percorso netto con vittorie esterne rispettivamente a Bologna e Brindisi. Avellino e Torino si confermano prime inseguitrici, mentre sul fondo della classifica continuano ad arrancare Reggio e Brindisi, ancora a secco di vittorie. Non accadeva dalla stagione 2001-02 che dopo 5 giornate ci fossero due squadre a punteggio pieno e due ancora a quota zero punti. Nessun posticipo del lunedì per questa quinta giornata di campionato.

Sidigas Avellino – Red October Cantù 86-71
Continua a vincere Avellino (4 vittorie e una sola sconfitta per gli irpini), Cantù non riesce a fare risultato in trasferta e si trova a far fronte ad una situazione societaria sempre più difficile. La Sidigas costruisce un primo parziale nel secondo quarto e da la spallata decisiva nell’ultima frazione, nonostante le giocate di un coriaceo Jaime Smith (18 punti) per Cantù. Esordisce per i padroni di casa Benjamin Ortner (ex di partita), polizza d’esperienza per gli infortunati Fesenko e Lawal, con 4 punti e 7 rimbalzi. Sono proprio i rimbalzi a fare la differenza: Avellino ne cattura 42, di cui 15 offensivi, e distribuisce ben 20 assist (6 di Fitipaldo e 4 di Filloy). Per Avellino 17 di Leunen (altro ex di partita), 15 di Scrubb e 14 di Rich. Per Cantù 14 di Thomas, 11 di Chappell e 10 di Burns

Betaland Capo d’Orlando – Fiat Torino 70-73
Vince in volata la Fiat e rimane aggrappata alle parti alte della classifica, abdica nei minuti finali una Betaland sempre più positiva sia in campionato che in coppa, e che con il ritorno di Stojanovic può sperare in un miglior proseguimento di stagione. I padroni di casa avanzano fino al +12 dell’intervallo, poi la Fiat fa affidamento alla sua intensità difensiva per auspicare la rimonta, recuperando ben 11 palloni e costringendo i paladini a perderne 21. Vujacic tiene a contatto la Fiat, ma nel finale si scatenano Trevor Mbakwe e il grande ex Antonio Iannuzzi, mentre Capo con Kulboka e Ikovlev non riesce a controbattere negli ultimi secondi della partita. Per Capo 10 di kulboka, 17 di Edwards e 14 di Ikovlev. Per Torino 11 di Garrett, 13 di Vujacic e 14 di Mbakwe.

VL Pesaro – Vanoli Cremona 68-79
Vince Cremona l’altra partita di mezzogiorno, cade Pesaro che sembra perdere un po’ di quello spirito combattivo (come sottolineato anche da Coach Leka) che l’aveva caratterizzata nelle prime uscite stagionali. Impressionante la differenza di utilizzo dei due roster: Cremona ruota 10 giocatori, con il solo Johnson-Odom (come al solito miglior marcatore dei suoi con 20 punti) sopra i 25 minuti di utilizzo, mentre Pesaro è costretta, per l’assenza di Little, agli straordinari per i suoi titolari (Omogbo e Bertone 37 minuti, Moore 40). Ne consegue che nonostante Pesaro primeggi nettamente per rimbalzi e valutazione, sia Cremona a prevalere, grazie ad un’ottima gestione della palla (solo 7 perse e 21 assist per gli uomini di Sacchetti). Per Pesaro 21+18 di Omogbo, 19+13 di Mika, 19 di Moore. Per Cremona 12 di Ricci e 17+10 d Sims.

Banco di Sardegna Sassari – EA7 Emporio Armani Milano 90-69
Arriva dalla Sardegna il risultato più sorprendente di giornata, con Milano che cade rovinosamente sul parquet del PalaSerradimigni contro una Dinamo finalmente positiva per atteggiamento e aggressività. Ne sono testimonianza le 12 palle recuperate e i 23 liberi (di cui 21 realizzati, contro i soli 5 di Milano). Per il resto Sassari mette in mostra un’esecuzione offensiva che non si vedeva dai tempi di Meo Sacchetti, con 24 assist che permettono il 56% da 2 e il 42% da 3. Milano ruota tutti e 11 i giocatori a referto, probabilmente in vista della gara di Eurolega contro il Maccabi, e deve fare a meno di Goudelock. Per Sassari 19+7+5 di Bamforth, 17 in 14 minuti di un redivivo Planinic, 10 di Jones e 11 di Polonara. Per Milano 15 di Bertans e del solito Gudaitis, 10 di Abass.

Segafredo Virtus Bologna – Umana Reyer Venezia 87-88
Continua a vincere Venezia, che espugna il PalaDozza e si conferma squadra temibile nelle gare punto a punto, dopo aver completato una rimonta da -17. Bologna dimostra di essere pericolosa per tutti, soprattutto quando la coppia Gentile-Aradori è in giornata (e deve ancora aggiungere un 4, che secondo le parole del presidente Bucci arriverà prima della sfida contro Milano). Bologna cattura la bellezza di 15 rimbalzi offensivi ma Venezia è più precisa al tiro, soprattutto nel finale, grazie ad uno strepitoso Orelik che capitalizza nel momento in cui Gentile non riesce a chiudere per Bologna. Per Venezia 18 di Peric, 19 di Johnson e 17 di Orelik. Per Bologna 19+11 di Gentile (con però un pesantissimo 0/2 dalla lunetta nel finale), 18 di Aradori e 16 di Lawson.

Happy Casa Brindisi – Germani Basket Brescia 69-78
Rimane imbattuta anche la Germani, non si sblocca Brindisi che guarda molto attentamente al mercato (in arrivo Michael Qualls in uscita da Cantù?). Brescia ritrova un ottimo Moss in fase realizzativa, per la prima volta dopo 3 anni a quota 20 punti, per il resto si affida alla solita ottima gestione di palla (solo 7 perse) e riesce ad aggiudicarsi la vittoria nonostante Marcus Landry continui il periodo nero nel tiro pesante (solo 1 su 5 da 3 per l’MVP del campionato). Brindisi ha poco da Cat Barber (solo 3 punti in 16 minuti) e costringe Giuri agli straordinari, mentre non entra nemmeno Obinna Oleka, ormai condannato al taglio. Per Brescia 20 di Moss, 15 di Landry e 12 di Vitali. Per Brindisi 15 di un positivo Mesicek, 13+16 del solito Cady Lalanne e 17 di Randle.

Dolomiti Energia Trentino – Grissin Bon Reggio Emilia 91-69
Prova a riprendersi dopo un inizio difficile Trento, continua il periodo nero in campionato per Reggio (che è invece 2-1 in Eurocup). Partita mai in discussione, con gli ospiti soggetti ad errori di estrema superficialità, che una Trento finalmente in versione playoff 2016-17 sfrutta con un ottimo Forray (15 punti con 3 su 3 dalla lunga distanza per il capitano). È il tiro da 3 l’arma in più per gli uomini di Buscaglia, con un OJ Silins ex dal dente avvelenato: per l’ala lettone 6 realizzazioni dalla lunga distanza sui suoi primi 6 tentativi, mentre Trento chiude con il 52% da 3 su 23 tentativi. Reggio conferma i suoi problemi a rimbalzo e ha  un Della Valle tutto sommato “normale” (11 punti per l’azzurro). Per Trento 20 di Silins (unico in doppia cifra insieme a Forray), per Reggio 18 di Mussini, 11 dell’altro ex Julian Wright, 11 anche per Reynolds e Nevels.

Marco Mastrorilli