Nemmeno per un secondo.
Matteo Minetti, general manager del Verbano Luino, nemmeno per un attimo vuol tirare in ballo l’argomento “arbitri” che, a giudizio unanime, hanno avuto un “leggero” impatto sulla sconfitta subita dalla sua squadra contro la Bustese.
“Voglio pensare solo agli errori commessi dalla mia squadra e – sottolinea il dirigente luinese -, riflettere solo sulle nostre manchevolezze che, dal mio punto di vista, sono state certamente più gravi di alcuni “svarioni” arbitrali. Detto questo, mi tengo buoni i 25 minuti disputati alla pari contro la formazione bustocca, ma allo stesso tempo segnalo che in termini di continuità, concentrazione e capacità di tenere sempre la testa nella partita ci manca ancora qualcosa”.

Per esempio?
“Per esempio, il fatto di accettare un primo tempo da 45 subiti che, contro Busto, equivale ad una condanna quasi sicura. Per esempio – continua Minetti -, il fatto che nella ripresa non abbiamo mai cambiato passo in difesa in maniera decisa. Per esempio il fatto che abbiamo ancora tante piccole cose da sistemare prima di arrivare ad una perfetta collocazione nei nostri meccanismi di un giocatore-super come Manuel Terzaghi il quale, peraltro, dopo i 12 (dodici) minuti giocati all’esordio, si è infortunato ed è rimasto ai box per quattro gare rientrando, alla grande proprio contro Busto. Insomma: sotto questo profilo stiamo ancora vivendo una fase di trasformazione e, come comprensibile, non è facile, né automatico, passare da un sistema consolidato ad un altro. Servirà del tempo per trovare una nuova identità tecnica e mentale, ma alla fine, ne sono certo, il lavoro di coach Andrea Manetta e dei ragazzi darà buonissimi frutti”.

Quali le tue considerazioni alla prima boa della stagione?
“I miei pensieri sono quelli condivisi da tanti altri addetti ai lavori: Cantù una spanna sopra tutti; Lentate un paio di centimetri sotto e, poi, bagarre terrificante per tutto il resto. Però, in questo clima di battaglia già si notano alcuni elementi interessanti: la forza di Rovello che si candida per la terza piazza; la solidità di Casorate, fin qui la vera sorpresa; il potenziale a disposizione di Busto, Buccinasco e Boffalora e la bella partenza di Milano3, squadra che non molla mai. Tutto ciò con la consapevolezza che diverse formazioni – Cassano, Robbio, Daverio, Castronno – sono in grado di inserirsi nei quartieri alti. Queste impressioni andranno però confermate col tempo e, forse, per avere un quadro più completo, anche sulle nostre prospettive, bisognerà attendere la fine del girone d’andata”.

Intanto, in attesa, ti tocca il compito consueto della schedina cominciando da Vittuone-Robbio?
“2”.

Casorate-Bustese?
“Derbyssimo di grande fascino che, per dire, sarebbe da tripla più che giustificata. Dico 1 solo per il fattore campo”.

Daverio-Cantù?
“2”.

Lentate-Castronno?
“Lentate è troppa “roba” per Castronno: 1”.

Voghera-Cassano?
“1”.

Buccinasco-Rovello?
“Partita di grande rilievo che può fornire risposte anche in ottica futura. Buccinasco però ritrova Kisonga dopo i 2 turni di squalifica ed è favorita: 1”.

Milano3-ABA?
“Bellissima gara di stampo giovanile tra squadra costruite con la stessa filosofia. Per Legnano tanto dipenderà dalla presenza o meno di Roveda. Con lui in campo, può uscire il 2, diversamente favorita Milano 3”.

Verbano-Boffalora?
“Dopo aver toppato l’esame di Busto, contro Boffalora abbiamo quello di riparazione e – conclude Minetti -, in casa non possiamo proprio sbagliare. Quindi: PalaBetulle imbattuto e 1 fisso”.

RISULTATI QUINTA GIORNATA
Cassano Magnago-Boffalora 87-82 dts
Castronno-Casorate 69-72
Robbio-Cantù 82-90
Rovello-Vittuone 68-60
ABA Legnano-Lentate 66-73
Bustese-Luino 82-66
Voghera-Buccinasco 70-54
Milano3-Daverio 77-76.

CLASSIFICA
Cantù, Casorate, Lentate 8; Boffalora, Verbano, Rovello, Bustese, Voghera, Milano3 6; Castronno, Robbio, Daverio, Buccinasco 4; ABA, Cassano 2; Vittuone 0.

SESTA GIORNATA
Oggi
Vittuone-Robbio
Mercoledì 01-11
Casorate-Bustese
Daverio-Cantù
Lentate-Castronno
Voghera-Cassano
Buccinasco-Rovello
Giovedì 02-11
Milano3-ABA
Verbano-Boffalora

Massimo Turconi