Per il centrocampista classe 1985 Giampaolo Calzi è arrivato il momento di affrontare il suo recente passato e di sfidare nuovamente la squadra della sua città, il Varese dove ha giocato lo scorso anno rimanendo però solo per metà stagione prima di cambiare aria. In inverno è passato in Svizzera, al Bellinzona, per poi tornare in D la scorsa estate indossando la maglia dell’Olginatese che domenica prossima attende proprio il Varese.

Che idea ti sei fatto dei tuoi prossimi avversari?
“Il Varese lo seguo sempre; sento spesso Ferri e Rolando e mi hanno parlato di un gruppo molto forte. Secondo me si tratta della squadra più forte del campionato, la più completa di tutte e col valore più grande in assoluto. Sicuramente poteva avere qualche punto in più in classifica, in qualche occasione è uscita sconfitta meritando di più, vedi a Gozzano o anche a Voghera. Nonostante abbia lasciato per strada parecchi punti, è sempre la più pericolosa che in ogni partita crea almento 5 o 6 palle gol. Sarà una di quelle che arriverà davanti”.

Quale biancorosso temi di più?
“Ho sempre avuto un debole per Repossi, ma non mi soffermerei sul singolo giocatore perché ci sono anche: Palazzolo, che ha segnato tanti gol, Monacizzo, del quale ho sentito parlare molto bene, Rolando, che per me è sprecato in questa categoria, e Ferri, che ha grande personalità”.

Qual è il tuo pensiero sul campionato?
“Non ci sono grosse spaccature. E’ estremamente equilibrato perché ogni squadra ha i suoi giocatori forti; sicuramente sono più quelle devote alla lotta che alla qualità. Chi è in testa adesso non è detto che poi vinca. Il Varese lotterà sino alla fine. Ci ha messo un po’ a trovare l’alchimia di squadra, ma sono sicuro che ben presto si ritroverà in ben altre posizioni”.

Cosa ci dici invece della tua Olginatese?
“La partenza è stata così così, ma nelle ultime partite abbiamo trovato continuità di risultati. Veniamo da una ministriscia di 5 gare positive in cui non prendiamo gol. Il nostro punto di forza è sicuramente la difesa e se ti difendi con ordine puoi sfruttare al meglio le 3 o 4 palle gol che crei”.

Come stai fisicamente?
“Molto bene. Ho collezionato 9 presenze, non ho potuto giocare le prime due di campionato per via del transfer, ma poi ho trovato la continuità che mi è mancata lo scorso anno. Ho saltato solo la sfida di ieri, ma domenica ci sarò sicuramente. Per me è una sfida particolare e ci tengo tantissimo a giocare”.

Dovessi segnare?
“E’ praticamente impossibile e in ogni caso non esulterei mai, non mi interessa proprio. Anche se la mia avventura a Varese non è andata come desideravo non ce l’ho con nessuno, anzi. Paolo Basile non mi ha mai fatto mancare la sua vicinanza e mi sono sentito molto importante anche se ero infortunato”.

Cosa non ha funzionato lo scorso anno per te?
“Ci sono annate che nascono storte ed è stata una di quelle; ero anche partito bene, ma poi ho avuto un infortunio dietro l’altro, compresi una frattura alla clavicola e uno stiramento al polpaccio appena rientrato. Il rammarico più grande della mia carriera è proprio quello di non essere riuscito ad impormi nella squadra della mia città, mi dispiace molto. Continuavo ad avere problemi e questo ha inciso anche a livello mentale perché non riuscivo a dare quanto volevo e ci stavo male. Per questo ho deciso di andare via. Sarà bello ritrovare il Varese”.

Elisa Cascioli