Insieme a Luca Termanini, con i suoi 19 anni Lorenzo Mandelli è il più giovane dei Bandits Varese: classe 1998, Lorenzo è al primo anno della facoltà di Fisica all’Università dell’Insubria e ha come sogno quello di diventare un ingegnere automobilistico.

Idee ben chiare per questo ragazzo che ha iniziato da bambino a coltivare un’altra passione, quella per l’hokey, grazie al papà: «Ho messo i pattini per la prima volta a 6 anni e lo devo a mio padre che ha sempre seguito questo sport fin da quando, un giorno per lavoro, è andato in Slovacchia e ha visto la sua prima partita innamorandosene. Con il tempo ha scoperto che a Varese c’era una squadra e ha iscritto me e mio fratello ad una prima lezione di prova. Direi che è andata benissimo: ci è piaciuto molto tanto che entrambi, a distanza di anni, stiamo ancora giocando a questo bellissimo sport». L’hockey, infatti, è una questione di famiglia e Riccardo, fratello maggiore di Lorenzo, fa parte anche lui dei Bandits: «A volte ci troviamo in pista insieme e ci supportiamo a vicenda. Siamo legati e l’hockey è una delle varie cose che ci accomuna».

Pur molto giovane rispetto ai compagni, Lorenzo sta trovando spazio nelle rotazioni di coach Cacciatore che spesso lo inserisce per fargli fare esperienza: «Sono grato a lui per le possibilità che mi dà. Ho bisogno di imparare e di crescere e solo in gare vere, dove ogni secondo conta, posso migliorarmi e costruire un mio bagaglio personale».
Prodotto del settore giovanile di Varese, ha vestito la maglia, sempre in prestito, dell’Under 18 di Chiavenna e di Milano, e dell’Under 19 dei Torino Bulls e anche dei Diavoli Rossi Milano. «In questa stagione mi hanno chiamato a disputare qualche match nei Torino Bulls e, oltre alla prima squadra di Varese, scendo sul ghiaccio con la maglia dei Killer Bees in Division I. Questo campionato è molto più blando di quello di IHL e mi serve a livello individuale soprattutto per migliorare alcune situazioni di gioco, specialmente nell’impostazione e nel portare il disco. Sono felice di essere qui a Varese e di dare sempre il massimo che è nelle mie possibilità. Mi piacerebbe molto rimanere in futuro nel mondo dell’hockey e, magari, diventare un punto di riferimento di Varese».

Quanto al momento dei Bandits, Mandelli è soddisfatto: «Stiamo esprimendoci bene, facciamo costanti passi avanti nel gioco e nel nostro atteggiamento in pista e siamo un ottimo gruppo. Anche nei miei confronti, che sono uno dei più giovani, vedo disponibilità e aiuto, ingredienti fondamentali per ogni atleta e soprattutto per un ragazzo come me». Su Merano, prossimo avversario di Varese domenica alle 19.30 al Palalbani, non ha dubbi: «Sono una formazione davvero forte, giocano insieme da anni, hanno talento e qualità. Secondo me sono la compagine più accreditata per la vittoria finale e mi hanno fatto una bellissima impressione durante la sfida di andata. Dobbiamo limitarli il più possibile e cercare di esprimere il nostro gioco. Davanti al nostro pubblico sarà tutto più facile».

Laura Paganini

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