Il progetto Castellanzese non può certo lasciare indifferenti gli addetti ai lavori e gli appassionati di calcio. Sono tanti gli aspetti che danno evidenza della bontà dell’operato compiuto dalla Castellanzese in questi anni: l’organizzazione interna, all’attenzione la comunicazione esterna, le strutture, il crescente numero di tesserati nel settore giovanile e di squadre capaci di guadagnare, nell’ambito del settore agonistico, parallelamente con l’ascesa della prima squadra, oggi impegnata nel campionato di Eccellenza, i livelli dei campionati regionali.

All’origine di questa rinascita della società neroverde, l’arrivo alla presidenza di Alberto Affetti nel 2003, che ha individuato nel settore giovanile un cardine fondamentale dell’intera architettura societaria. Proprio il presidente dei neroverdi ci esprime la filosofia che dal suo arrivo accompagna l’attività della Castellanzese: “Il calcio è passione, comunità e territorio. Ho sempre desiderato e perseguito la realizzazione di un progetto societario capace di essere espressione del proprio territorio. Per questo il settore giovanile ha rappresentato e rappresenta insieme alla prima squadra il binario di sviluppo sul quale si muove la nostra attività”.

I numeri del settore giovanile neroverde sono quelli di una tra le società più importanti nel panorama provinciale. Sono più di 300 i tesserati suddivisi tra l’attività di base e l’agonistica. Nel settore di base sono una cinquantina i bambini più piccoli, che rientrano nella categoria dei Piccoli amici, 2 squadre di Primi calci, formate da bimbi nati  nel 2009, 3 formazioni di Pulcini 2008 e 3 dell’annata 2007, quattro squadre di Esordienti, due dell’annata 2006 e altrettante per l’annata 2005. Il settore agonistico può contare tutte squadre partecipanti ai campionati regionali: una di Giovanissimi 2004, una Giovanissimi 2003, due formazioni di allievi, una di 2002 che partecipa al campionato regionale fascia B e una di 2001 iscritta al campionato regionale fascia A. A queste formazioni di puro settore giovanile va aggiunta la Juniores che partecipa al campionato regionale.

Tali numeri sono sorretti di un’adeguata impiantistica, che si compone di tre campi: lo stadio Comunale, con manto erboso e tribuna coperta, dove gioca la prima squadra, il campo a 11 del centro sportivo “La Madonnina” con fondo in sintetico e un altro campo comunale a 7, sempre in sintetico. A questi tre impianti, si aggiunge l’affitto di una palestra nel periodo invernale per l’attività dei più piccoli.
L’impiantistica quale cartina tornasole del buon operato della Castellanzese, come ci spiega Alberto Affetti: “L’utilizzo e la gestione esclusiva degli impianti accordatoci negli anni dall’Amministrazione comunale, a prescindere dal colore politico, sono un segno tangibile di riconoscimento della nostra attività e del nostro radicamento nella comunità castellanzese”. Sempre il presidente neroverde ci spiega gli obiettivi che si pone l’attività di settore giovanile: “La filosofia che innerva la nostra attività è la crescita di tutta la società in termini numerici e qualitativi. Il settore giovanile per noi rappresenta la base fondamentale del nostra società con il quale da un lato di formare giocatori pronti da inserire in prima squadra e dall’altro di creare un circolo virtuoso che, attraverso l’uscita dei nostri ragazzi verso realtà professionistiche o altre formazioni di ambito dilettantistico, ci permetta di contribuire al sostentamento economico. Negli ultimi anni abbiamo sempre inserito almeno 2-3 ragazzi del nostro vivaio in prima squadra. In questa stagione, con la promozione al campionato di Eccellenza ottenuta lo scorso anno, fanno parte della rosa della prima squadra un classe 1999, Andrea Carraro e un 2000, Andrea Ghilardi”.

Nell’attività giovanile ruolo importante lo rivestono gli istruttori e allenatori, come ben sanno a Castellanza: “I nostri allenatori rispondono ai requisiti imposti dalla Federazione alle scuole calcio élite, come la nostra, quindi, sono tutti diplomati Uefa B. Unitamente al diploma Uefa B, nei nostri criteri di scelta degli istruttori c’è la priorità che provengano o stiano frequentando il percorso di studi universitario nel corso di scienze motorie. Ai nostri istruttori, oltre competenze tecniche chiediamo una particolare attenzione educativa. Avendo a che fare con i giovani va data importanza sia all’aspetto tecnico, tattico e psicomotorio, ma anche a quello educativo e comportamentale”.

La serietà e la bontà del settore giovanile neroverde non sono sfuggite all’attenzione dell’Inter che ha inserito la Castellanzese nel novero di società facenti parte del progetto Grassroot Program. Sempre Alberto Affetti ci chiarisce i termini della collaborazione con il club neroazzurro: “Con l’Inter, all’interno del progetto Grassroot Program, collaborazione che abbiamo rinnovato di recente fino al 2020, svolgiamo attività di formazione teorica e pratica per i nostri allenatori, giochiamo incontri con le formazioni di pari età interiste che sono, insieme ad altre situazioni, occasione per visionare i nostri giovani più promettenti”.

Marco Gasparotto