Caja è ovviamente sottotono in sala stampa e sottolinea più volte il fatto che la sua Varese quest’oggi abbia fatto fatica a fare canestro in uno sport dove bisogna fare un punto in più degli avversari:
“Rammarico per il risultato finale e per come abbiamo giocato nel primo tempo. Siamo stati molto passivi e lo testimonia anche il nostro attacco che ha chiuso con 1/11 da 3 all’intervallo. Nella ripresa abbiamo giocato il nostro basket, ma Pesaro ha vinto la gara coi rimbalzi d’attacco. Ho forse qualche dubbio sull’ultimo canestro di Moore che magari sia incorso in un’infrazione di passi, ma questo è un altro discorso. E’ chiaro che se avessimo giocato meglio il primo tempo, magari l’esito sarebbe stato diverso. Gli episodi ci lasciano un pò di rammarico. Sul -17 ho chiesto ai miei di giocare con più energia e senza paura. Il fatto di non segnare ci aveva tolto un pò di fiducia e, forse, data persa la gara ci siamo svegliati. Devo dare più demerito al nostro attacco che alla nostra difesa”. 

Ovviamente soddisfatto Spiro Leka, coach di una Pesaro mai partita così bene negli ultimi sei anni:
“Innanzitutto dedico questa vittoria al compianto arbitro Mattioli, un personaggio mondiale pesarese che purtroppo è venuto a mancare negli scorsi giorni. Siamo stati bravi a non disunirci quando Varese ha iniziato la rimonta e nel finale siamo stati lucidi in lunetta realizzando i punti che ci hanno permesso di vincere”.

Matteo Gallo

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