I siciliani hanno vissuto un inizio di stagione difficile con appena due vittorie nelle prime cinque giornate: il rendimento della Betaland nel primo mese e mezzo di campionato è stato probabilmente condizionato dalle fatiche di coppa che a Masnago sono ben note. Attraverso qualche aggiustamento nel roster e con l’accresciuta abitudine al doppio impegno, però, Capo d’Orlando è riuscita a sistemarsi e si presenta alla trasferta di Varese con un ruolino di marcia da tre successi nelle ultime quattro gare: l’unica brusca caduta (-34) da inizio novembre in poi è arrivata sul campo della capolista Brescia.

La Betaland ha di recente perso – in direzione Corea del Sud – il suo miglior marcatore Justin Edwards, ma lo ha rimpiazzato alla grande riportando in Italia l’ex biancorosso Eric Maynor (17 punti e 7 assist all’esordio). Al suo fianco c’è un altro playmaker, l’espertissimo EnginAtsur (7.1 punti e 3.7 assist di media), che sgravato di alcune responsabilità dopo l’arrivo di Maynor potrebbe migliorare il suo rendimento. Uno dei migliori giocatori di Capo d’Orlando fino ad ora è stato il giovanissimo ArnoldasKulboka (classe ’98, 10.3 punti a partita), che gioca da ala al fianco di Denis Ikovlev (8.6 punti e 5.5 rimbalzi): l’ucraino si è conquistato con merito un posto di riguardo nelle rotazioni dopo la partenza di Inglis.

Sfumata la trattativa Hogue, il centro titolare resta Mario Delas (6.7 punti e 4.9 rimbalzi), anche se dalla panchina sta facendo vedere grandi cose il polacco JakubWojciechowski (27 punti e 8 rimbalzi settimana scorsa contro Trento). La rotazione, anche se Vojislav Stojanovic pare definitivamente sulla via del recupero dal brutto infortunio patito l’anno scorso, è ancora molto corta e domenica scorsa è stata ridotta a sette uomini: oltre a Wojciechowski, dalla panchina è uscito solo MirzaAlibegovic (7.1 punti). Nelle precedenti gare c’era stato spazio anche per il giovane slovacco Mario Ihring (3.1 punti in 14.6 minuti di utilizzo).

Occhio a… Eric Maynor – Nato a Raeford (North Carolina) l’11 giugno 1987, è stato uno dei migliori giocatori nella storia dei VCU Rams a livello universitario (22.4 punti e 6.2 assist di media nella sua ultima stagione in NCAA). Le sue prestazioni gli sono valse una chiamata (la 20^ assoluta) al Draft NBA del 2009: con gli Utah Jazz, però, ha disputato solo 26 partite prima di essere ceduto agli Oklahoma City Thunder. Ad OKC si è ritagliato un ruolo di apprezzatissimo playmaker di riserva dietro a Russell Westbrookin una squadra che raggiunse nel 2011 le finali di Conference.

Un grave infortunio al ginocchio ha frenato la sua carriera NBA e Eric ha scelto di spostarsi in Europa. La Pallacanestro Varese ha scommesso su di lui nella primavera del 2015 e Maynor l’ha ripagata con 15 partite a 13.5 punti e 7.4 assist di media. Dopo un altro brutto infortunio nella stagione 2015/2016, Maynor è tornato in biancorosso per un’annata da 12.9 punti e 5.5 assist a partita. Capo d’Orlando è la sua seconda squadra italiana. Maynor è un playmaker di grande intelligenza e visione di gioco, ottimo interprete del pick and roll e capace di passaggi spettacolari.

Filippo Antonelli