Questa mattina, presso la Sala Matrimoni del Comune di Varese, Pallacanestro Varese e Caspani hanno presentato un progetto innovativo che ha coinvolto gli ambienti del PALA2A di Masnago. Caspani è un’azienda saronnese specializzata in opere di imbiancatura, tinteggiatura e isolamento termico ed acustico in ambito industriale e civile.
Da anni punta su prodotti e materiali innovativi, in grado di garantire comfort e benessere aziendale. Fotosan, abbreviazione di Finitura Fotocatalitica Sanificante, è un progetto verde lanciato proprio da Caspani: questo prodotto, applicato su qualsiasi supporto attraverso la fotocatalisi, trasforma le sostanze inquinanti tossiche in sostanze innocue, impedisce la crescita di microrganismi e non consente l’accumulo delle sostanze di cui essi si alimentano.
Diversi ambienti del PALA2A – il Pallacanestro Varese Store, gli uffici del Settore Giovanile, gli spogliatoi, l’infermeria, l’ufficio allenatori e la sala conferenze – sono stati trattati con Fotosan, migliorando così la qualità dell’aria in quei locali. Il trattamento, infatti, è particolarmente indicato per gli ambienti ad alta frequentazione e il Palazzetto rappresentava così uno scenario più che adatto.
Il dg biancorosso Claudio Coldebella ha commentato così l’iniziativa: «È un progetto innovativo e che ci ha consentito di rendere ancora più vivibile la nostra casa. Siamo felici di aver collaborato con una azienda del territorio, che dimostra nei fatti di operare in modo eccellente. Questa collaborazione avvicina il mondo de basket ad una realtà all’avanguardia».
«Fotosan – ha spiegato Paolo Caspani, proprietario della Caspani srl – è un prodotto unico nel suo genere: è trasparente e contiene argento nanometrico. Il nostro prodotto è efficace contro funghi, batteri e microrganismi in genere. Sono stati svolti dei test scientifici e universitari che provano queste proprietà di Fotosan. Questo progetto dimostra come sia possibile utilizzare la tecnologia in maniera semplice ed efficace, ottenendo risultati di benessere abitativo nel rispetto dell’ambiente».
Filippo Antonelli