In un calendario costantemente ribaltato dalla vicinanza degli impegni di coppa per metà delle partecipanti al campionato e da esigenze televisive, la composizione di ogni turno ha preso ormai una forma frastagliata e spezzettata. Anche per questo motivo Varese ha spesso cambiato slot da una giornata all’altra, arrivando ad esplorare – in appena dieci giornate – pressoché ogni data e orario possibile.

La sfida contro Reggio Emilia è in programma per sabato sera alle 20.30. La Openjobmetis ha giocato fino ad ora una sola volta di sabato (per la verità alle 20.45) e quell’occasione è coincisa con il derby dei record contro Cantù. Una circostanza più che felice per i biancorossi, che hanno comunque offerto un buon rendimento in generale nelle gare serali.

La Openjobmetis ha giocato di sera per cinque volte, rimediando sì solamente due vittorie, ma con uno scarto molto ampio (Cantù e Trento). Le tre sconfitte sono invece arrivate tutte contro squadre della parte alta della classifica (Venezia, Milano e Brescia) e – nelle due trasferte – il punteggio è stato negativo per poche lunghezze, pur ammettendo che il -6 della gara contro la Germani Basket è frutto di un quarto periodo in cui la squadra di casa aveva sostanzialmente mollato gli ormeggi a risultato già acquisito.

Le statistiche, però, si prestano sempre a molteplici letture ed è facile costruire discorsi basandosi solo su numeri scelti ad hoc. Per questo bisogna considerare sempre anche il rovescio della medaglia: se è vero che la Openjobmetis ha offerto fino ad ora un buon rendimento in notturna, è altrettanto vero che lontano da casa (allargando il ragionamento a tutte le fasce orarie) non ha ancora vinto.

Quando si allontana da Masnago, la Openjobmetis vede ridursi drasticamente il suo fatturato offensivo: solo Capo d’Orlando e proprio Reggio segnano meno in trasferta. Gli appena 68 punti di media lontano da casa derivano dalla bassa percentuale dall’arco (30.8%) e dal basso numero di tiri liberi tentati (12.8 a partita contro i 17.2 delle gare casalinghe).

Quest’ultimo dato è un segnale della maggiore timidezza dell’Openjobmetis da trasferta: al PALA2A i biancorossi tentano in media 42.3 tiri da due per gara, che diventano appena 38 (compensati da un forte aumento dei tentativi dall’arco) in trasferta. Ne risente anche il coinvolgimento dei lunghi, che invece in casa sono maggiormente protagonisti: Cain ad esempio è passato dagli 0 tiri tentati a Pesaro ai 22 punti (con 10/10 da due) del match casalingo contro Capo d’Orlando.

Numeri che meritano una riflessione perché Varese in trasferta sarebbe anche quarta nella classifica del minor numero di punti subiti per gara (71.5 di media, con Avellino tenuta sotto i 70 e Milano che ne ha segnati appena 74 nello scontro diretto). Eppure il grande sforzo difensivo non ha prodotto ad oggi nemmeno una vittoria. Un peccato, ma anche un dato che non può non incoraggiare una migliore gestione della fase offensiva.

Non siamo nel football, naturalmente, e i giocatori che attaccano sono gli stessi che difendono. Dunque è difficile elogiare la difesa e criticare al tempo stesso la produzione offensiva quando i giocatori che partecipano alle due fasi sono esattamente gli stessi. Però fino ad ora alla Openjobmetis è mancato veramente pochissimo per sbloccarsi in trasferta e quel poco è sicuramente mancato in attacco.

Per provare a fare il colpaccio a Reggio, probabilmente, serviranno maggiori spunti ed idee nella metà campo avversaria, senza però diminuire più di tanto lo sforzo difensivo. La gara, dunque, si giocherà su questo sottile equilibrio. Un eventuale successo potrebbe cambiare le prospettive biancorosse per questo girone d’andata.

Filippo Antonelli