STUFI 6.5: le parole di fine match lasciano presagire uno stato d’animo un po’ arrabbiato ma convinto della crescita sua e delle sue compagne. Suona spesso la carica come sempre, mette a terra 9 punti, non lascia nulla di intentato.
ORRO 7:
la sicurezza con cui serve le compagne è sempre più palpabile, le giostra bene e piazza anche 5 bei punti. Bene anche in fase difensiva, ma accusa anche lei un po’ di stanchezza nel finale che risulterà fatale.
BERTI 6.5: dodici punti sono un buon bottino per la centrale che in più di un’occasione risponde presente, poche sbavature, peccato solo per quel salvataggio errato nel quinto set anche se la gara pareva già compromessa.
GENNARI 6,5: è sempre la solita Alessia, intelligente, pulita, grintosa, pronta in ricezione (76% di positiva, 52& di perfetta), ma c’è un neo stasera, quella battuta errata sul finale di quarto set, battuta che si infrange sulla rete e che dà fiato a Scandicci, oltre che una grossa mano per la rimonta.
SPIRITO 7: i numeri dicono 78% di positiva, 43% di perfetta ma ciò che più salta all’occhio sono i recuperi pazzeschi (soprattutto nel terzo set) su cui sbattono spesso gli attacchi di Scandicci, in particolar modo nei momenti cruciali, quando tutto si tinge di biancorosso e quando la squadra è super galvanizzata, grazie anche al libero bustocco.
DIOUF 7: la farfalla numero tredici parte col turbo, tira un po’ il fiato nel secondo set, ma risale negli altri parziali collezionando 25 punti (38% in attacco), anche lei, però, perde lucidità quando non dovrebbe, anche lei accusa la stanchezza e non riesce ad essere efficace quando c’è da fare bottino pieno.
BARTSCH 6.5: stranamente rispetto al solito, all’inizio pare un po’ un diesel, poi però quando ingrana la marcia fa paura come sempre e risulta preziosa in ogni fase, quella difensiva (80% di positiva, 50% di perfetta) e quella offensiva (14 punti con il 28%), anche se forse avrebbe potuto mettere a terra qualche punto in più soprattutto quello pesantissimo del 25 a 21 del quarto set che, in realtà, non arriverà mai: è su di lei che compiono il salvataggio incredibile.

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Mariella Lamonica
(foto di Gabriele Alemani)