La Pallamano Cassano riassapora il gusto della vittoria, e non è una vittoria qualunque, innanzitutto perché arriva dopo una lunga serie di sconfitte consecutive, ben sei; poi perché arriva sul campo del Trieste, avversario storico per i cassanesi.

“Sicuramente avevamo bisogno di una vittoria – commenta un euforico capitan Marco La Mendola – sapevamo che avremmo dovuto lottare con le unghie e con i denti, però sapevamo anche che niente era impossibile. Perché anche all’andata, pur avendo perso di dieci, la differenza tecnica tra le due squadre c’era stata ma non insormontabile. Abbiamo dato tutto quello che era nelle nostre possibilità. Progressivamente abbiamo preso sempre più coraggio, capendo che potevamo farcela.”

Cassano è entrata in campo con la mentalità giusta, mettendo subito in difficoltà i triestini.
“Noi abbiamo condotto sin dall’inizio – prosegue La Mendola – forse Trieste all’inizio ci ha un po’ sottovalutato, ma poi quando eravamo sul +5 abbiamo capito che avevamo un’occasione in mano e sarebbe stato un peccato buttarla via. Sapevamo che quando sei +5, non devi assolutamente rilassarti, anche perché eravamo consci del fatto che i nostri avversari non ci avrebbero reso vita facile.”

Anche nei momenti salienti, quando Trieste ha reagito, sostenuto dal pubblico di casa, gli amaranto hanno mantenuto i nervi saldi, senza lasciarsi intimorire dalla rimonta dei giuliani.
“Nel secondo tempo – racconta Capitan La Mendola – dal +5, siamo andati al +2, con anche doppia sanzione di due minuti discutibili di Milanovic e Fantinato. In quel momento abbiamo capito che non potevamo rilassarci, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo tenuto i nervi saldi; siamo riusciti così a contenere il loro ritorno. E’ stata una vittoria ottenuta con la testa, noi siamo una squadra giovane e avremmo potuto regalare un punto ai nostri avversari sul finire, invece siamo riusciti a controllare le nostre azioni. Proprio negli ultimi minuti, siamo stati bravi a riflettere a gestire un momento di difficoltà, anche quando hanno preso a uomo Milanovic e Scisci e noi non ci siamo fatti prendere dal panico.”

Uscita dal tunnel delle sei sconfitte di fila, la squadra non può che guardare al futuro con più fiducia nei propri mezzi. “Quando si vince è più facile guardare il futuro con ottimismo – conclude La Mendola –  noi sapevamo, anche prima di questo risultato, quali erano le nostre possibilità. Nessuno ci ha mai negato il fatto che potessimo ottenere i risultati, è ovvio che ora abbiamo acquisito più fiducia perché ovviamente risorgere da sei sconfitte consecutive, non è mai facile. Ora però non dobbiamo neanche fare l’errore contrario e cioè credere di aver fatto qualcosa. Non abbiamo fatto niente, se non aver recuperato due punti, quelli che abbiamo perso per strada, che a mio avviso sono 6. In questo campionato non c’è da sottovalutare nessuno, come non c’è da temere nessuno.

 Piedi per terra, dunque, è questa la filosofia che il capitano cercherà di trasmettere ai suoi compagni di squadra, soprattutto ai più giovani.

Federica Scutellà
(Foto Peo Moroni)