Mancano pochi giorni a Natale e in casa Varese sembra proprio che non saranno feste serene, almeno per quel che riguarda la società, ancora alla ricerca di qualcuno disposto ad investire subito per poter almeno portare a termine la stagione. Paolo Basile e l’avvocato Eugenio Piccolo che sta seguendo da vicino la vicenda sono in attesa, oramai da giorni, di una risposta da parte della famiglia Catellani: il figlio Fulvio, procuratore, ha avvicinato al Varese il padre Sauro, agente Fifa presente domenica per la prima volta al “Franco Ossola”, e, anche se l’intesa di massima è stata trovata, l’accordo non è ancora siglato per questioni tecniche. Catellani non investirebbe risorse sue, ma porterebbe nuova linfa attraverso sponsorizzazioni e altri investitori.

Nel frattempo la situazione finanziaria del club resta drammatica e proprio per questo sembra fare gola a molti, almeno per quanto riguarda la visibilità. Alla proposta, circolata anche su facebook, del siciliano Daniele Piraino (ex amministratore delegato della Torres in difficoltà non particolarmente apprezzato dalla pizza sassarese), è seguita quella del romano Benedetto Mancini, presidente per un mese del Latina Calcio prima del fallimento del club e poi ad un passo dall’acquisire Catanzaro e Taranto, trattative mai concretizzato; ecco che oggi è stato il turno di un altro personaggio noto nel mondo del calcio in crisi, Alessio Sundas, il cui nome è stato associato alla Fiorentina, ma poi anche al Benevento, al Treviso e in seguito anche al Como e per finire in bellezza al Modena prima dell’avvento di Taddeo, ben conosciuto a Varese. E il Varese che fa? Aspetta il sì di Catellani e qualora non arrivasse, come dichiaro poco fa a Varese News, Basile, attaccato duramente domenica dai tifosi della Curvaconsegnerà “tutte le proposte ricevute in questo periodo al sindaco Galimberti, che farà le sue valutazioni”.

Elisa Cascioli