Tra i vivai di interesse nel nostro territorio c’è sicuramente quello del Gavirate. In questa stagione i tesserati nel settore giovanile rossoblù sono 220, con tutta la filiera delle squadre per ogni annata e due formazioni con le annate di bimbi nati nel 2007 e nel 2009. Dietro questi numeri, la presenza di strutture, competenze e passione. Figura di riferimento per l’attività giovanili del Gavirate è Giuseppe Magistri, oggi Coordinatore degli Osservatori, ci accompagna alla scoperta della realtà rossoblù.

La prima squadra impegnata da anni  nel campionato di Promozione traina le ambizioni e gli obiettivi del settore giovanile, come ci spiega Giuseppe Magistri: “Il nostro scopo è quello di strutturare un settore giovanile che sappia formare giocatori di qualità in grado di poter rappresentare un bacino per la Prima squadra e anche per le squadre giovanili delle società professionistiche. Per arrivare a centrare questo obiettivo, ci siamo prefissi di voler diventare una scuola calcio élite riconosciuta e, quindi, poter avere tutti i requisiti richiesti”.

Architrave del progetto rossoblù sono le strutture e le risorse umane. In merito a queste, Magistri ci illustra i profili scelti per lavorare con i giovani e le figure di coordinamento dell’intera attività: “La nostra attività di settore giovanili è suddivisa in due ambiti organizzativi: l’attività di base, che riguarda i bambini più piccoli fino ai ragazzi di 12 anni, e il settore agonistico. I nostri istruttori nell’attività di base sono tutti laureati Isef, con esperienze calcistiche e sono coordinati da Matteo Petruzzi. Per quanto riguarda il settore agonistico, abbiamo istruttori diplomati Uefa B e anche Uefa A, questi ultimi sono abilitati ad allenare anche tra i professionisti.  Oltre agli istruttori, abbiamo delle collaborazioni esterne con psicologi dello sport, nutrizionisti e, per quanto riguarda l’area medica, il nostro medico sociale, Dott. Cogoj, e il fisioterapista Alessio Andrighetto sono presenti nel percorso dei nostri ragazzi per seguirli nella fase evolutiva. Tutta l’attività del settore giovanile è sovraintesa dal nostro Direttore generale, Fabio Fumagalli. Tra le persone che si spendono quotidianamente nell’attività con i ragazzi, voglio citare il segretario, Mauro Ghiringhelli, che gestisce, tra le altre cose, tutta l’organizzazione dei campi. La sua è un’opera poco visibile, ma molto preziosa. Io, dopo 14 anni in rossoblù, cerco ancora di essere utile”.

Per quanto riguarda le strutture c’è stata una recente novità: “In questa stagione, la proprietà, con la presidenza di Massimo Fughinazzi e il vicepresidente Emilio Felli, ha fatto un ulteriore sforzo e a novembre abbiamo inaugurato un campo a 7 in erba attiguo al nostro centro, il “Vittorio Anessi”, dove facciamo giocare le formazioni dei più piccoli. Così, oltre ai due campi a 11, uno in erba con la tribuna, dove gioca la prima squadra e talvolta le formazioni dell’attività di base, uno in sintetico, dove si allenano e giocano tutte le nostre squadre, uno a nove in sabbia utilizzato per le sedute di allenamento di prima squadra e formazioni del settore agonistico, oggi abbiamo anche uno spazio con le misure adeguate all’attività dei più piccoli, dai Piccoli Amici ai Pulcini”.

Le ambizioni e il progetto di sviluppo del settore giovanile rossoblù stanno trovando conferma anche dal punto di vista dei risultati, con il livello regionale conquistato nella fase autunnale dagli Allievi 2001 di mister Sommaruga e uno spareggio perso ai rigori dagli Allievi 2002, dopo un campionato da protagonisti. Le formazioni Giovanissimi in questa stagione disputano i campionati di livello provinciale.
Nel processo di innalzamento dell’aspetto qualitativo delle proprie squadre, oltre l’impegno quotidiano sul campo e la presenza di istruttori competenti, il Gavirate, come spiega Magistri, con assoluta chiarezza, vede nella collaborazione con le altre società l’occasione per creare un circolo virtuoso: “Per rinforzare le nostre squadre noi cerchiamo la collaborazione delle altre società del territorio con l’obiettivo di sviluppare degli scambi di giocatori consensuali che permettano ai ragazzi meritevoli di poter confrontarsi con il livello regionale. Voglio precisare che i nostri unici interlocutori sono le società e i dirigenti responsabili, certamente non ci proponiamo alle famiglie. La finalità che ci poniamo è duplice ossia rinforzare le squadre e valorizzare i giovani facendoli confrontare con un livello di campionato consono alle loro capacità”.

 Marco Gasparotto