Quel che resta di Lecco-Pro Patria lo sapremo solo domani all’atto della pubblicazione dei provvedimenti del Giudice Sportivo. In realtà, lo showdown sotto il Resegone potrebbe (facciamo pure dovrebbe), presentare un’ulteriore coda relativa a quanto occorso (soprattutto a quanto detto), nel post partita. Cioè, la piazzata del presidente locale Di Nunno. Tutta ciccia estranea al referto arbitrale ma comunque già utile ad alzare un discreto polverone e a scatenare la reazione del club biancoblu che ha anticipato ieri l’intenzione di passare a vie legali. Se ne occuperà (sul piano strettamente sportivo), la Procura Federale. Con i tempi e le modalità che conosciamo.

Nell’attesa, come detto, il Giudice Sportivo Aniello Merone dovrà pronunciarsi su quanto emerso dal referto dell’arbitro Monaco. Sarà stangata? Tutto lo fa pensare. E non tanto per i tre giocatori lariani espulsi (Bertani, Cavalli e Moleri sempre che non sia accaduto altro dopo il triplice fischio). Quanto piuttosto per il presidente lecchese (a sua volta allontanato dopo un duro faccia a faccia con il direttore di gara), e per lo stesso “Rigamonti-Ceppi” (a maggior ragione se venisse confermata l’ipotesi di un assistente colpito da un oggetto a fine gara). Insomma, scontata la multa. Da non escludere l’eventualità di un paio di gare a porte chiuse. Semplice sensazione. Staremo a vedere.

Ora la Pro Patria è chiamata al compito emotivamente più complesso. Ovvero lasciarsi alle spalle il Sangue e Arena di Lecco. Rispondendo in sala stampa a chi gli chiedeva se il secondo tempo non fosse stato un semplice allenamento, Ivan Javorcic aveva già in qualche modo tenuta alta l’attenzione: “Per niente. In questa gara abbiamo speso tantissimo. Soprattutto sul piano nervoso”. Alla ripresa di oggi, oltre al rientro in gruppo di Marcone, verranno valutate le condizioni di Pettarin uscito malconcio dopo il fallo subito da Moleri che ha causato secondo giallo ed espulsione del centrocampista bluceleste.

Domenica allo “Speroni” è in cartellone un altro partidazo, quello con il Rezzato. I tigrotti ci arrivano forti del primato, con la miglior difesa (11) e freschi di un successo in trasferta che mancava dal 5 novembre (1-3 a Scanzorosciate). Avendo segnato a domicilio altrui dopo un’astinenza di 314’. Numeri banalmente da confrontare con quelli bresciani: miglior attacco (41 reti di cui 24 fuori), e 22 punti (su 27 disponibili) in trasferta dove è arrivata una sola sconfitta (Lecco), un unico pareggio (Bustese), oltre a 7 vittorie tra cui quella con il Pontisola. Della serie, non c’è davvero da star tranquilli.
Il club di via Bianca ha annunciato la prima Giornata Biancoblu stagionale. Pagheranno tutti, anche gli abbonati. Dopo la presenza asimmetrica di Lecco (e parecchia “dialettica” interna), la tifoseria sembra mobilitata alla bisogna. La sfida di domenica merita una cornice adeguata.

Giovanni Castiglioni