L’infortunio di Waller, quattro sconfitte consecutive e una sola squadra alle spalle di Varese in classifica: non è un momento facile a Masnago, considerando anche le dure sfide che il calendario proporrà alla formazione biancorossa a partire da domenica (Torino, Venezia, Milano, Cantù e Brescia in serie). Il ritorno al PALA2A dopo due trasferte consecutive, però, può dare un po’ di slancio alla squadra di Attilio Caja. L’allenatore della Openjobmetis ha introdotto così la sfida di domenica:

«Torino è una squadra costruita bene e con grandi obiettivi: li sta rispettando con un girone d’andata di grande livello, impreziosito da vittorie contro squadre di prima fascia sia in campionato sia in coppa. Stanno vivendo un ottimo momento e non è che scopriamo quest’anno che Banchi è un grande coach; non sono stupito. È una squadra difficile da affrontare perché hanno tante frecce al proprio arco».

«Possono giocare in velocità – ha spiegato il coach – per esaltare le caratteristiche di Garrett e Patterson, eccellenti giocatori in campo aperto. Vujacic ha grande talento, i dieci anni di esperienza NBA parlano per lui: ha tiro mortifero, per velocità di rilascio lo definirei un giocatore d’altri tempi. Il perimetro, che comprende anche il sempre incisivo Poeta e il tiratore Jones, è una parte del campo su cui hanno grande talento».

L’assenza di Mbakwe può essere un fattore in questa gara? «Lo stanno sostituendo con Iannuzzi, che sta giocando molto bene – ha risposto il coach – ed è un giocatore di grandi qualità offensive. Poi c’è anche il veterano Mazzola: loro due si stanno giostrando bene non facendo rimpiangere l’assenza del compagno. Washington e Okeke danno atletismo, rimbalzi e uno contro uno nel ruolo di ala forte».

Per Varese, dunque, sarà una partita molto difficile, a prescindere dal fatto che gli avversari siano o meno al completo: «Serve una grande difesa: dobbiamo metterci energia e cuore, occorre la capacità di saper soffrire tutti assieme e non calare mai il livello di attenzione, perché loro ti possono punire in ogni occasione. Dobbiamo essere consapevoli anche che loro sono terzi in campionato per palle recuperate: questo vuol dire che è assolutamente vietato giocare in modo leggero e morbido».

«Oltretutto – ha proseguito Caja – loro per l’appunto giocano molto in velocità e in contropiede, per cui concedere loro le palle recuperate significa farli giocare sul loro terreno migliore. I miei ragazzi lavorano tutta la settimana con grande spirito, fiducia e partecipazione. Credo fortemente che loro possano fare una buona partita, li esorto a non esitare e a non aver problemi a prendere tiri e responsabilità. Se rinunci perdi, devi provarci per fare risultato».

Il coach ha poi speso ottime parole per il giovane Tambone: «In lui rivedo D’Ercole, penso che possa fare una buonissima carriera in Serie A. Forse è il giocatore che esorto di più a provarci un po’ perché è quello con le percentuali migliori e un po’ perché mi fido molto delle sue qualità e del suo potenziale. Penso che tutti, anche i ragazzi che escono dalla panchina, debbano sapersi prendere responsabilità e tiri. Detto questo, aggiungo che sui tiri bisogna essere spensierati e non pensarci troppo. Noi stiamo prendendo buoni tiri a livello di costruzione».

Il nuovo innesto Vene è ovviamente in difficoltà di condizione: «Bisogna essere molto cauti: dopo il riscaldamento a Cremona mi ha detto che si sentiva già stanco. È importante che non abbia ricadute e non bisogna avere – ha affermato il coach – grosse aspettative nell’immediato perché bisogna dargli tempo. Tutto quello che arriva di più da lui è tanto di guadagnato».

La Openjobmetis arriva da quattro sconfitte consecutive, un momento che potrebbe incidere anche sul morale? «Noi non siamo assolutamente in sfiducia: abbiamo grande rispetto e considerazione per gli avversari, che sono chiaramente in fiducia, però non ci stiamo abbattendo. I risultati non stanno arrivando, ma non per questo può mancare la prontezza per affrontare una sfida del genere perché nello sport tutto può succedere se giochi con l’atteggiamento giusto».

Inevitabile affrontare con il coach anche la questione mercato: «Prenderne uno giusto per prenderlo non serve a niente, sono tranquillo. Posso dedicarmi al lavoro quotidiano con la squadra e alla preparazione della partita perché ho massima fiducia nell’operato di Claudio Coldebella e Toto Bulgheroni. Stanno facendo un grande lavoro per vedere i giocatori, io – ha dichiarato Caja – sono sicuro che verrà fatta la scelta migliore. Devo solo concentrarmi sul campo, so che alle mie spalle ci sono persone molto responsabili che non sottovalutano le difficoltà».

L’infortunio di Waller, comunque, non ha mandato la Openjobmetis in uno stato di emergenza grave. Il coach ha infatti aggiunto in conclusione: «Non si può dire che questa squadra sia un’ammalata grave: non ci sono state sconfitte pesanti e l’atteggiamento è sempre quello giusto. Non posso che ringraziare tutti i miei giocatori per quello che stanno facendo e non penso che ci sia in corso una difficoltà che ci obblighi a correre o ad accettare soluzioni non condivise o non ottimali».

Filippo Antonelli