Il grande giorno è arrivato. E’ ora di Coppa Italia, è tempo di Varese-Milano, è giunto il momento di riportare a casa un trofeo che la Città Giardino attende da 40 anni.
L’avventura sarà difficile, certo, ma mai come quest’anno il pronostico è aperto ad ogni risultato e mai come in questa stagione la Cimberio ha reali possibilità di arrivare quanto meno alla fine; poi, si sa, le finali sono partite a sé. Il primo ostacolo però sembra insormontabile; di fronte i biancorossi avranno una Milano ben diversa dalla squadra allo sbando che avevano affrontato lo scorso dicembre. Sotto la guida precisa del folletto Marques Green, i ragazzi di coach Scariolo hanno ripreso a volare divenendo da possibili vittime sacrificali della competizione a veri e propri favoriti, potendo contare anche sul pubblico amico.
Difficile fare un pronostico -afferma il presidente Cecco Vescovi– anche se noi, ovviamente, cercheremo di arrivare fino in fondo e di giocarci questa coppa. Sono partite che, a differenza dei playoff, sono gare secche e di conseguenza tutto può succedere tanto che può anche essere stravolta la griglia iniziale con le prime che possono perdere contro le altre quattro. L’importante, come sempre, è scendere in campo con il piglio degli sfidanti, soprattutto contro Milano che, visti anche gli enormi investimenti che ogni anno fa, è una delle favorite per la vittoria non solo della competizione ma anche del campionato”.
Al Forum di Assago la banda di Vitucci non sarà sola; infatti al seguito ci sarà una quantità importante di tifosi che sfiorerà il migliaio di persone: 300 circa tra coloro che hanno sfruttato i pacchetti messi a disposizione dalla società e coloro che andranno al seguito degli Arditi; oltre 500 invece che si muoveranno in autonomia.
La città ci crede e l’ultima cosa che vuole è svegliarsi da questo sogno.

Marco Gandini
(foto da www.pallacanestrovarese.it)