Per chi bazzica i campi di prima categoria o più in generale quelli del calcio dilettanti, al nome di Paolo Sciarini o più comunemente “Sciaro” non potrà non soffermarsi a sorridere (o ridere, e di gusto anche) vista la sua innata simpatia, ma Paolo Sciarini è non solo uno “showman”, bensì anche un centrocampista di qualità, esperienza ed intelligenza di gioco da un paio di stagioni divenuto il fulcro dell’Arsaghese.
Proprio nell’ultimo campionato ha aiutato i biancorossi a raggiungere un traguardo tanto ambizioso come quello dei playoff, ripetersi non è mai facile, ma a conti fatti dopo un girone intero ed una giornata, l’Arsaghese sta lì in 5° piazza con 24 punti all’attivo, il che ad oggi significherebbe nuovamente post season.
Sciarini come giudichi il vostro campionato fino a questo punto?
fagnano-arsaghese_8Sicuramente stiamo facendo una buona stagione, alternando prestazioni più confortanti a partite in cui siamo stati meno brillanti, però una delle nostre qualità è riuscire a strappare punti anche quando non siamo eccelsi, vedi pareggio ad Ispra, perché siamo una squadra compatta, che non molla, e questa è una delle cose che ci aiuta sempre a stare lì lì, tra le big del campionato”.
La ripartenza però non è stata delle migliori, domenica Tre Valli 4 – Arsaghese 1, come lo spieghi?
In tutta onestà il risultato a mio avviso è un po’ bugiardo perché fino all’1 a 1 è stata una gara tutto sommato equilibrata, poi subìto il 2 a 1 con un po’ di sfortuna ci siamo lasciati andare e questo non dovrebbe accadere, nulla togliere comunque all’Union Tre Valli che è una squadra organizzata e competitiva con ottime individualità vedi ad esempio Tafuri”.
Al di là di questo, che campionato state vivendo nel complesso? Poche squadre, turni di riposo, società che non sono state a guardare nel mercato invernale, un po’ atipico rispetto al passato, tu cosa ne pensi?
Innanzitutto credo che il discorso ripescaggi abbia influito e non poco, ovvio che tutti giochiamo le stesse partite, però hai meno chance, sbagli un match rischi già di essere tagliato fuori e questo è un peccato perché gli errori pesano di più e i punti in palio valgono doppio, magari fai un buon campionato e poi sciupi tutto per un paio di gare, ma al di là di questo ci sono società che hanno budget diversi e che ad oggi hanno giocatori di livello assoluto, ad Arsago non c’è questa filosofia e si vede (ride ndr), però poi siamo lì, e siamo lì, e siamo lì…niente, magari stupiremo anche quest’anno”.
Stupirete con un Andrea Palese in più?
A Gavirate sono andati via due giocatori: Fiumicelli e Palese. Fiumicelli credo che ad oggi abbia già messo a segno 3/4 gol, Palese nemmeno 3/4  minuti, vuoi dirmi che abbiamo preso l’attaccante sbagliato?” afferma ancora ridendo perché è più forte di lui, ogni due minuti al massimo, scatta la battuta. “A parte gli scherzi Palese domenica sarà dei nostri e puntiamo tanto su di lui perché è un giocatore che in prima categoria può fare la differenza, è un’alternativa in più per il mister ed è effettivamente un’alternativa di qualità, può regalare il gol o lo giocata vincente; in serie A si dice sempre che vince chi subisce meno gol, noi non ne subiamo moltissimi, ma facciamo sempre gli stessi errori e su questo dobbiamo migliorare, sappiamo benissimo, però, che nel calcio vince chi segna…
Ne subite pochi, ne fate pochi, mi stai dicendo che finireste col pareggiare?
arsaghese-vanzaghellese_4Ecco appunto, non va mica bene, cioè come ci arrivi ai playoff? A parte tutto, dobbiamo essere più bravi nel collettivo e fare qualche gol in più, anche i giovani devono darci una mano in questo”.
A proposito di giovani…La mia categoria, dimmi tutto” (è un fiume in piena, impossibile fermarlo)…a proposito di giovani, che ci dici dei giovani biancorossi?
Pieni di talento ma un po’ privi di esperienza, di quella maturità che ad un certo punto ci vuole per fare il salto: prendiamo ad esempio Guidali (centrocampista classe ’98), ha tecnica, fisico importante, è umile perché ascolta, però deve mettersi in testa che uno come lui 4/5 gol in un campionato deve farli, perché servono alla squadra, perché servono a lui e perché potrebbero essere gol pesanti, magari quelli utili in chiave playoff, deve essere più incisivo, mi auguro lo sarà”.
E che ci dici del mister? Da agosto in panchina c’è Massimo Marsich, arrivato dalla Juve Gemonio, come ti stai trovando?
Bene, c’è sintonia fra di noi, il martedì parliamo sempre della partita e mi rendo conto che spesso vediamo le cose allo stesso modo, è un allenatore con cui proviamo tanto, studiamo schemi e soluzioni differenti, in campo non si sente moltissimo e questo magari è un peccato perché ci sono ragazzi che avrebbero bisogno di una parola in più nell’arco dei novanta minuti, però in fondo è un tecnico ancora alle prime armi, spero abbia la possibilità in futuro di concentrarsi di più sull’aspetto giocato e meno su tutto il “contorno” perché focalizzarsi lo aiuterebbe ad esprimersi ancora meglio”.
arsaghese-guanzatese_6Domenica c’è il Cas: stessi vostri punti e tra l’altro tanti amici con cui confrontarsi.
I casi sono due: o tiro fuori un altro coniglio dal cilindro (all’andata finì 1 a 0 con gran gol da fuori area proprio di Sciarini ndr) oppure non mi resta che augurare ai miei cari amici un’influenza, anche di quelle leggere ma a cavallo del weekend, o se non proprio un’influenza quanto meno una gita con la famiglia”, che Sciarini sia un fenomeno da circo lo abbiamo già detto?Facendo i seri: sono tostissimi, un attacco stellare, senza dubbio una delle 2/3 squadre con il reparto offensivo migliore, ma noi non possiamo pensare agli altri, sappiamo di aver già perso punti domenica e onestamente mi auguro che il Cas arrivi sul nostro campo con la formazione più offensiva possibile perché sulla base delle nostre qualità direi che ci riesce meglio aspettare e ripartire, però queste supposizioni contano poco, ciò che conta è rimboccarci le maniche e rimetterci subito in carreggiata, a maggio tireremo una linea e vedremo fino a che punto saremo riusciti ad arrivare”. Ti hanno detto che il campionato finisce il 22 aprile vero?Va beh ciò che conta è che finisca dopo “l’ultima cena” così vedremo se anche quest’anno il miracolo sarà doppio”.
Ci sono tanti modi di vivere il calcio: con l’entusiasmo di un bambino, con la passione viscerale, con la rabbia agonistica di chi lo interpreta come una professione e la serietà che lo contraddistingue da tutto il resto, o con molta più leggerezza, ma viverlo con il sorriso sulle labbra a prescindere da tutto è piacevolmente contagioso e resta sempre il modo più bello. Chapeau a chi ci riesce, chapeau a Paolo Sciarini.

Mariella Lamonica