Sabato sera la Pro Patria avrà lo stesso numero di gare del Rezzato. Grazie all’anticipo con il Crema (ore 14.30, stadio “Voltini”), la formazione biancoblu toccherà infatti quota 23 partite giocate. Tante quante l’attuale capolista. Neutralizzando (almeno per 24 ore), gli effetti della sosta tigrotta che ha permesso il sorpasso in vetta. Tema ineludibile da qui al 29 aprile quando i bresciani osserveranno il loro turno di stop.

Rezzato, gasato, completamente fuso. Sei vittorie consecutive con 13 reti fatte e 3 subite. L’approdo in panca di Emanuele Filippini (24 ottobre) non era stato immediatamente proficuo: 3 successi, 2 pareggi e 2 sconfitte nelle prime 7 uscite. Da allora però, il giro di vite è evidentissimo. Illustrato da vittorie di misura come quella di domenica con il Pontisola (Bertazzoli al 90’). Ma a pesare sulla classifica sono soprattutto i tre punti del 14 gennaio allo “Speroni”. Ad oggi, l’autentico punto di svolta dell’intero campionato.

Fuori i secondi. Tre sconfitte in striscia (4 nelle ultime 7) per il Darfo, 4 nelle ultime 8 per il Pontisola (che, curiosamente, non pareggia da 12 turni). La distanza dalla vetta è per entrambe ancora colmabile (5 punti). Ma la tendenza non richiede particolari interpretazioni. E suggerisce un verdetto dal chiaro sapore di sentenza senza appello: la promozione diretta se la giocheranno Rezzato e Pro Patria.

Febbraio, febbraietto. Sino alla sosta per la Viareggio Cup dell’11 marzo, si giocheranno ancora 6 giornate (compresa l’infrasettimanale del 21). Per la Pro Patria oroscopo che prevede Crema, Dro, Pontisola, Virtus Bergamo, Caravaggio e Lumezzane. Per il Rezzato, Virtus, Caravaggio, Lumezzane, Ciserano, Scanzorosciate e Bustese. Tre appuntamenti in comune (per giunta, nello stesso ordine), e calendario (in linea puramente teorica), più ostico per la formazione di Javorcic: 189 a 169 la somma dei punti della classifica degli avversari.

Cremino fondente. Dalla gara di andata (nella foto, primo ottobre, 1-0 con sigillo di Santana), sono cambiate parecchie cose. Soprattutto (o quasi esclusivamente), al Crema dove la panchina è di nuovo cambiata. Oggi, dopo quelle di Porrini nel mese di dicembre, sono arrivate anche le dimissioni di mister Lucchetti (in pole per la successione Bonacina e Maspero). Ribaltone figlio del secco 2-0 rimediato domenica a Grumello (quinta sconfitta nelle ultime 6 trasferte).
Nella storia, gli incroci tra panda e tigrotti sono complessivamente 19. Netta la prevalenza bustocca: 11 vittorie, 6 pareggi e 2 sconfitte (4/3/2 in trasferta). L’ultimo precedente al “Voltini” è datato 24/09/1994 con 0-3 griffato De Palo e Buzzetti (2). Se allarghiamo la statistica alle gare con la Pergolettese (o Cremapergo o Pergocrema), che con i cugini nerobianchi condivide il terreno di gioco, la Pro Patria non vince a Crema dal 2 maggio 1999 (1-3). Da allora, 2 pari e 3 sconfitte. L’ultima il 19 novembre scorso con rete decisiva di Ferrario.

Giovanni Castiglioni