Grande affluenza di pubblico per il consiglio comunale al PalA2A con tanti tifosi, semplici curiosi, addetti ai lavori e, ovviamente, tanti miti della pallacanestro italica compresi gli ospiti d’onore Dino Meneghin e Gianmarco Pozzecco. Presenti Toto e Edoardo Bulgheroni, Paolo Vittorio e Tony Cappellari, Armando Crugnola e Aldo Ossola, coach Caja e Gianni Chiapparo per citarne solo alcuni.
Consiglio subito nel clou con il sindaco Galimberti che prende la parola:
“Grazie ai due protagonisti di questa serata. E’ un segno importante che ci siano diversi rappresentanti della nostra comunità in questa serata. Importante essere qui innanzitutto perchè ieri la nostra Varese ha raccolto una splendida vittoria contro Milano. Complimenti al coach Caja e a tutti i giocatori per quanto fatto nel derby. Abbiamo detto che avremmo portato il consiglio comunale in vari luoghi della nostra città e iniziamo dal PalA2A che ha registrato la storia della nostra città. Iniziamo dal PalA2a perchè Varese è sempre più capitale del basket e dello sport. E’ di pochi giorni fa l’assegnazione dei mondiali di canottaggio nel 2020: significa che siamo sempre più punto di riferimento per lo sport. Grazie a Dino Meneghin e a Pozzecco per la loro presenza e la loro partecipazione e grazie a questo consiglio che ha voluto d’insieme conferire questa cittadinanza: segno di unione delle nostre forze politiche di fronte a certi eventi”.IMG_0191
A precedere l’intervento di Dino Meneghin un emozionante e intenso video di Super Dino seguito poi da un calorosissimo applauso del pubblico con tanto di standing ovation.
“Ringrazio tutti di essere venuti. E’ una cittadinanza che è giunta inaspettata e ringrazio tutti i componenti del consiglio comunale per questo atto. Ho così tanti ricordi in questo Palazzetto: quegli stendardi in alto li ho vinti sopratutto grazie al contributo di quei signori seduti in prima fila (i suoi ex compagni, ndr). Spesso mi domando cosa sarebbe successo se i miei non si fossero trasferiti qui dato che hanno trovato un lavoro, si è stabilito anche mio fratello, ho avuto un figlio e la mia vita. Quando sono in giro c’è ancora tanta gente che mi chiede di Varese, della Ignis: vuol dire che abbiamo lasciato il segno. Abbiamo avuto la fortuna di avere dei presidenti appassionati come Borghi e Bulgheroni che con la passione e sforzi economici hanno creato questa Varese. Ho avuto degli ottimi allenatori e a questo punto non mi resta che ringraziare: sono io che devo ringraziare Varese per tutto ciò che ho avuto, le emozioni e le gioie. Ringrazio anche la stampa e il pubblico: quel Forza Varese urlato dal pubblico mi rimbomba ancora nelle orecchie. Anzi, sarebbe bello se anche ai miei compagni fosse tributato questo onore: dopo 10 finali di Coppa Campioni penso sia il minimo. Poi – conclude Dino sorridendo – non costa neanche nulla alle casse comunali” scatenando l’applauso della folla.IMG_0172
Altro video anche per il Poz che abbraccia Dino Meneghin al suo arrivo e riceve l’onoreficenza dal Sindaco:
“La prima cosa che va detta è che è giusto questo riconoscimento. Me l’aspettavo: io e Dino Meneghin abbiamo vinto insieme 8 scudetti e 5 Coppe dei Campioni – afferma ridendo il Poz – Mi sono sempre sentito per certi versi cittadino di Varese: ho giocato 8 anni qui e in giro per l’Italia mi ritengono uno di Varese e anche in Europa è così. A tutti quelli che mi chiedono della mia cittadinanza ho spesso detto di esser nato a Varese, ma da oggi posso dirlo senza barare! Devo ringraziare un sacco di persone. La prima – pausa di commozione – è Toto Bulgheroni che vorrei qui con me”.
Raggiunto il suo pupillo, Poz lo abbraccia e prosegue:
“La seconda persona è Giovanni Pierantozzi su cui avrei mille episodi da raccontare. Vi confesso che lui è sempre stato il mio consulente matrimoniale: ho portato tutte le mie fidanzate da lui per avere la sua approvazione. A loro sono estremamente legato. Oggi quanto mi viene riconosciuto è assolutamente impagabile: grazie Varese ora e per sempre”.IMG_0199
La parola passa poi a Toto Bulgheroni per una doverosa chiosa finale:
“Ringrazio il consiglio comunale della mia città per aver dato questo riconoscimento legato allo sport. Tutti sappiamo che la pallacanestro è qualcosa di importante per questo territorio. Devo star attento a parlare di loro due dato che alla mia età mi commuovo facilmente. Con Dino abbiamo vinto la prima Coppa nel 1970 condividendo emozioni uniche e irripetibili. Il più grosso dispiacere che ho avuto è che quando rilevai la società era già stato ceduto a Milano. Gianmarco è un pò più difficile dato che è stato unico. Ha portato una passione e un cuore unici in questa città. Il decimo scudetto non l’avremmo mai vinto se al suo posto ci fosse stato qualsiasi altro giocatore. Ha un cuore grande e unico: spero che al cuore abbini anche una testa migliore, ma mi ha promesso di metterla a posto. Questa è una serata unica per lo sport e per Varese”.

Matteo Gallo

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