È stato l’ultimo colpo del mercato di riparazionee del Varese Calcio, una squadra che insegue la salvezza nonostante il vuoto societario. Su questo fronte Francesco Filomeno è chiamato a dare il suo contributo. Classe 1996, è cresciuto Filomeno Pro Patria-Padovanel Settore Giovanile della Pro Patria, squadra con la quale ha debuttato tra i professionisti e vi ha giocato per due stagioni. La sua carriera è stata pesantemente condizionata dal grave infortunio al ginocchio che lo ha costretto a rimanere lontano dal campo per ben sette mesi. Ha scelto Varese per rimettersi in forma e mettersi in vetrina. Vive a Sesto San Giovanni con la sua famiglia e fa il “pendolare” tutti i giorni.

Come è stato tornare in campo?
«Una sensazione bella e strana allo stesso tempo. Mi sono messo alle spalle un brutto infortunio e stare lontano per tanto tempo dal campo non è stato facile».

Che periodo hai vissuto?
«Lo definirei un incubo. Mi sono operato al menisco quando ero alla Pro Patria, poi solo passato al Melfi durante la riabilitazione, ma sono subentrate delle complicazioni che hanno un po’ condizionato il mio percorso».

In biancorosso ha giocato le ultime due partite subentrando dalla panchina…
«Sto ritrovando la miglior condizione e non ho ancora i 90 minuti nelle gambe. Sono soddisfatto delle mie prove e anche delle prestazioni della squadra. Siamo reduci da due pareggi in cui avremmo meritato di più. Cercheremo di vincere la prossima».

L’avversario è il Gozzano che è in cima alla classifica…
«Non partiamo favoriti, ma non importa. Il nostro obiettivo deve essere quello di vincere contro tutti indipendentemente dalla posizione».

Che gruppo hai trovato?
«Un ambiente molto caldo e dei compagni molto generosi, ce ne fossero di squadre così. Purtroppo ci sono dei problemi, ma cerchiamo di fare il nostro lavoro; la situazione la dovrà risolvere chi di dovere. Questa è una grande piazza e merita molto».

Come ti trovi nel 4-3-3?
«Molto bene; principalmente sono un esterno e ho giocato poche volte da prima punta. Io e De Carolis abbiamo caratteristiche molto diverse. Mi trovo bene anche nel 4-4-2, ma ci adattiamo a quello che serve».

Qual è stato il tuo gol più bello?
«Due anni fa in Albinoleffe-Pro Patria. Subentrato a inizio secondo tempo ho segnato l’1-1 con un tiro da fuori area sotto l’incrocio. Purtroppo l’esultanza mi è costata l’ammonizione e l’espulsione. La partita è poi finita 2-1, ma resta comunque la più bella che ho giocato».

Hai un attaccante modello?
«Il mio giocatore preferito è Alexis Sanchez per la sua duttilità. È sempre stato il mio idolo».

Quali sono i tuoi obiettivi personali?
«Sono qui per aiutare la squadra, ma anche per rilanciarmi. Devo ritrovare la forma pian piano e questa occasione la considero un investimento per l’anno prossimo. Non nego che mi piacerebbe tornare tra i professionisti, questo è il mio sogno che spero di poter realizzare».

Elisa Cascioli