A fine partita mister Tresoldi parla di “partita equilibrata in cui avremmo potuto sfruttare meglio le ripartenze. Purtroppo la gara è stata decisa da una marcatura persa su un corner. Quell’episodio ha fatto la differenza cambiando il volto al match”. Col 4-4-1-1 De Carolis è rimasto solo davanti: “Non è stato assistito molto, oggi le occasioni che abbiamo costruito sono arrivate sulle ripartenze, ma non siamo stati in grado di sfruttarle al meglio”. Sul problema in attacco spiega: “Non è facile da risolvere, non è solo legato agli attaccanti. Creare le condizioni è un compito di tutta la squadra, non dipende solo da un unico reparto”.
Capitan Ferri ha visto una “gara molto simile all’andata, noi meglio nel primo tempo e loro nella ripresa. Ma all’andata eravamo riusciti a concretizzare. Nel primo tempo siamo stati molto attenti, sapevamo di affrontare una squadra forte e ben organizzata. Dopo il gol preso invece siamo stati confunsionari e per cercare di rimetterla in piedi abbiamo per l’ordine tattico. La società? Noi non siamo rassegnati, pensiamo a lavorare sul campo con la speranza che le cose si sistemino”.
“Una buona Caronnese contro un Varese che ha giocato molto bene nel primo tempo. La squadra ha portato a casa tre punti fondamentali” questo il commento del direttore della Caronnese, Cannella. “La classifica? Quando eravamo primi era un miracolo, il nostro è un progetto triennale e lo ribadisco. Stiamo ponendo le basi”.
La parola passa poi al tecnico della Caronnese, Aldo Monza, che parla di “tre punti vitali. Nel primo tempo ho visto una squadra contratta, ma dico bravi ai mieri ragazzi perché sono stati sul pezzo. Chiudiamo la settimana con 7 punti in tre partite”.
Infine, l’analisi del match winner Gabriele Puccio: “Oggi siamo partiti col freno a mano; il primo tempo è stato disastroso. Abbiamo sbagliato tanto, poi però abbiamo cambiato mentalità e il gol ci ha dato fiducia”.
La rete è arrivata sfruttando un corner: “Abbiamo attaccato bene l’area, sono schemi che proviamo in settimana. Abbiamo battuto una squadra col coltello tra i denti”.
Elisa Cascioli