Come sempre la decisione di sospendere il campionato incontra pareri favorevoli e contrari. Posizione equilibrata è quella tenuta dall’allenatore del San Michele, Alessandro Lorenzi, che non si sottrae a fare un punto più generale sul campionato della sua squadra.

Come valuta la decisione presa da Comitato Regionale e Delegazione provinciale di sospendere i campionati?
“La decisione è sicuramente comprensibile e di buon senso, soprattutto per l’incolumità dei giocatori. Non nascondo che, arrivando da una sconfitta immeritata, avremmo voluto giocare subito”.

L’attuale situazione meteo avrà riflessi nella vostra programmazione settimanale e sullo stato di forma della sua squadra?
“Sicuramente il meteo e le condizioni dei campi avranno dei riflessi sulla normale programmazione degli allenamenti. Diciamo che sono conseguenze democratiche, nel senso che interesseranno tutte le squadre, almeno del nostro campionato. Noi cercheremo di trovare soluzioni andando ad allenarci su qualche campo in sintetico o al chiuso in qualche palestra. Sicuramente non è la stessa cosa che stare sul campo. Noi stiamo bene e anche una settimana di allenamenti a scarto ridotto non andranno a inficiare il nostro stato di forma. Una volta appreso della sospensione ho deciso di dare uno stacco di quattro giorni alla squadra, in vista dell’intenso finale di stagione che ci aspetta. Un weekend libero può fare bene alla testa dei giocatori”.

Le ultime partite vi hanno fatto perdere un po’ di terreno dall’Insubria, state facendo dei conti sulla vostra classifica?
“Noi tiriamo dritto, pensiamo solo a migliorarci e giocare bene. La classifica non la guardiamo né davanti né dietro. In tutta la stagione non siamo mai stati condizionati dalla classifica”.

Valuta positivamente in termini tecnici il cambio di campo da Calcinate del Pesce a “Varesello” per la disputa delle partite casalinghe?
“Cercavamo un campo che potesse favorire il gioco, per noi e per gli avversari. Lo abbiamo trovato nella struttura di “Varesello”, che è senz’altro un contesto più stimolante e che più dà ragione, in termini anche di immagine, della nostra società. Sono contento e ringrazio il Varese Calcio che ci ha dato questa opportunità, per questo finale di stagione”.

Qual è la sua opinione sugli episodi che hanno visto gli arbitri oggetto di atteggiamenti e modalità aggressive da parte dei giocatori?
“Preferisco non esprimermi in merito. Senz’altro, a prescindere dalle varie disamine, sono episodi che non fanno bene al movimento calcistico. I direttori di gara, soprattutto ai nostri livelli, sono ragazzi giovani, animati, come noi allenatori e giocatori, dalla passione per il gioco del calcio, che, come noi, possono sbagliare. Per tutti ritengo sia meglio abbassare i riflettori su certi accaduti e  tornare a pensare unicamente a giocare e far correre il pallone”.

Marco Gasparotto