Continua la sfida a due in cima alla classifica, con Milano e Venezia che si affrontano a distanza in attesa dello scontro diretto del 9 maggio, all’ultima giornata di campionato. Si fermano Trento e Cantù nella corsa playoff, ringraziano Sassari, Bologna e Reggio. Nei bassifondi sempre ferme Pesaro e Capo d’Orlando a quota 10.

 

EA7 Emporio Armani Milano – Dolomiti Energia Trentino 88-80
Non si ferma l’Olimpia, che anche senza Theodore riesce a battere Trento al forum e continua a svettare in cima alla classifica insieme alla Reyer. Milano mette la freccia solo nell’ultimo quarto, quando la Dolomiti viene privata del suo uomo chiave Dominique Sutton, espulso per doppio tecnico. Nonostante ben 16 palle perse, i padroni di casa riescono a trionfare grazie alla miglior prestazione stagionale di Vlado Micov, che chiude con 28 punti e 4/7 da 3. Per Milano anche 14 di Goudelock e Cinciarini. Per Trento 12 di Gomes, 13 di Sutton e Hogue, 15 di Shields e 16 di Flaccadori.

The Flexx Pistoia – Grissin Bon Reggio Emilia 74-78
Non si ferma la Grissin Bon dopo il trionfo contro lo Zenit e le semifinali di Eurocup conquistate, esce sconfitta Pistoia che spreca tutto nell’ultimo quarto, perso 8-20. Mentre i padroni di casa si intestardivano nel tiro da tre (1/9 nell’ultimo quarto), Reggio ha attaccato con intelligenza, sfruttando soprattutto il talento di Julian Wright. È stato lo stesso Wright a dominare i tabelloni, con Reggio che ha superato di netto Pistoia a rimbalzo (41 a 31 il computo totale), in netta controtendenza rispetto al resto della stagione. Per Pistoia 11 di Moore, Diawara, Mian e McGee, 15 di Laquintana. Per Reggio 10 di Reynolds, 11+13 di Julian Wright, 12 di Chris Wright e 17 di De Vico.

Germani Basket Brescia – Segafredo Virtus Bologna 66-70
Espugna il PalaGeorge la Virtus, cade Brescia che ha tanto da recriminare in uno scontro diretto che ha molta importanza in chiave playoff, con Bologna che sale a soli quattro punti dalla Germani (che però deve recuperare la gara con Reggio Emilia) e dal suo quarto posto, che significa fattore campo. La Leonessa è priva di David Moss, ma disputa comunque un’ottima partita, appoggiandosi al solito, chirurgico, Michele Vitali. È una sola voce statistica a tradire Brescia, la % ai liberi: la Leonessa tira infatti 1/10 (0/4 sia di Hunt che di Moore) e lascia per strada dei punti che sarebbero stati fondamentali. Per Brescia 22 di Michele Vitali, 12 di Hunt e 11+10 assist di Luca Vitali. Per Bologna 11 di Lafayette, 13 di Aradori, 15 di Slaughter e 19 di Alessandro Gentile.

Happy Casa Brindisi – VL Pesaro 93-83
Vince in casa Brindisi una gara determinante per la sua corsa salvezza, cade Pesaro che rimane all’ultimo posto, incollata a Capo d’Orlando. La banda di coach Vitucci mantiene il controllo della partita per tutti i 40 minuti, affidandosi alla regia di Nic Moore e al playmaking occulto di Smith e Tepic. Pesaro con Clarke ha acquisito maggiore potenza di fuoco, ma continuano i problemi della panchina, con il solo Ancellotti (10 punti e 9 rimbalzi in 21 minuti) a dare un contributo. Per Brindisi 22 di Moore, 14 di Suggs, 12 di Lydeka, 11 di Mesicek, 10 di Tepic e 9+7+7 di Smith. Per Pesaro 17 di Moore e Omogbo, 16 di Clarke e 11 di Mika.

Betaland Capo d’Orlando – Banco di Sardegna Sassari 89-103
Undicesima sconfitta consecutiva in campionato per la Betaland, che non vince dal 16 dicembre, continua il buon momento di Sassari che, nonostante l’uscita dalla Fiba Europe Cup, riesce comunque a stazionare in zona playoff. Gli ospiti vincono i primi tre quarti e concedono l’ultimo di un solo punto, con i paladini che hanno provato una disperata rimonta. Anche senza Planinic, i sardi riescono a reggere l’urto a rimbalzo dei siciliani, che possono contare su un Justin Knox in più sotto le plance (17 punti e 11 rimbalzi l’esordio del pivot ex-Fortitudo). Per Capo anche 23 di Faust, 12 di Stojanovic e Kulboka, 16 di Likhodey. Per Sassari 11 di Bamforth, 14 di Stipcevic, 16 di Bostic, 18 di Pierre e Jones, 20 di Polonara.

Umana Reyer Venezia – Red October Cantù 107-83 (foto in alto)
Domina al Taliercio la Reyer, che disputa una gara ai limiti della perfezione e limita Cantù a “soli” 83 punti. Venezia ruota 11 giocatori tra 7 e 22 minuti, e tutti portano il loro mattoncino in un attacco che funziona come un orologio svizzero, capace di regalare 27 assist e limitarsi a sole 5 palle perse. C’è spazio anche per l’esordio di Edgar Sosa, con 5 punti e 4 assist in 16 minuti. Cantù non riesce ad innescare uno dei suoi terminali offensivi migliori, Christian Burns, che chiude con soli 4 punti, e ha una brutta % da fuori (6/24, 25%). Per Venezia 10 di Bramos e Jenkins, 11 di Haynes, 14 di Peric, 15 di Biligha, 18 di Watt. Per Cantù 12 di Chappell, 14 di Smith, 15 di Thomas e 18 di Culpepper.

Vanoli Cremona – Fiat Torino 92-70
È senza storia la sfida tra Cremona e Torino, con la Fiat che non riesce ad arginare lo strapotere offensivo della squadra di Sacchetti, che vince tutti i quattro periodi senza concedere agli ospiti alcuna possibilità di comandare il match. Torino concede molto in difesa e non è per nulla fluida in attacco, con Vander Blue che chiude sorprendentemente a quota 0 punti, con 0/8 dal campo. Solo 6 assist per Torino. Per Cremona 10 di Ruzzier, 13 di Fontecchio, 10 di Johnson-Odom e 24 di Martin. Per Torino 10 di Washington, 12 di Mbakwe, 22 di Garrett.

 Marco Mastrorilli
(foto da Facebook Reyer Venezia)