Il Trofeo Garbosi è un’istituzione della pallacanestro varesina, italiana ed europea. Da quasi quarant’anni giovani cestisti – delle categorie under 12, under 13 e under 14 – prendono parte ad emozionanti sfide nel territorio provinciale. Quest’anno il Trofeo prenderà il via venerdì 30 marzo e proseguirà fino al 2 aprile, giorno della cerimonia al PALA2A in cui sfileranno tutte le squadre partecipanti. A questa edizione – la XXXIX – prenderanno parte 56 squadre e circa 850 ragazzi.

La presentazione della XXXIX edizione del Garbosi si è tenuta questa mattina presso il Salone Estense del Comune di Varese ed è naturalmente incominciata con i saluti istituzionali del sindaco Galimberti: «Questo torneo è un punto di riferimento per il basket internazionale. È un’occasione per mostrare le capacità sportive e non di Varese, anche sotto il profilo dell’accoglienza e dell’ospitalità. Lo sport è un elemento importante per costruire i cittadini del domani».

È poi intervenuto anche l’Assessore all’Ambiente, al Benessere e allo Sport Dino De Simone, che in gioventù ha partecipato a questa manifestazione («Ero compagno di squadra di Andrea Meneghin!»): «Siamo felici di ospitare questa presentazione nella sala più importante del Comune, è la giusta cornice per il Garbosi. È uno dei più importanti eventi nella crescita di un giovane cestista ed è inoltre un evento di sport e amicizia che rimane per tutta la vita».

A completare i saluti istituzionali ci ha pensato Giancarlo Salvetti, presidente della Fip Varesina: «Lo spirito del Garbosi è un qualcosa di eccezionale, ho una predilezione per il basket giovanile. In questa manifestazione ho visto la creazione di tante amicizie durevoli. Mi auguro che il Garbosi prosegua nel migliore dei modi, con un Palazzetto pieno: fa bene allo sviluppo del nostro sport».

Si è entrati poi nel vivo con la discussione di alcuni dettagli organizzativi che hanno permesso, ancora una volta, al Garbosi di avere luogo con un gran numero di squadre partecipanti: «Abbiamo dovuto dire dei no perché, rispetto ai quaranta gironi tra under 12 e under 14, non riuscivamo a farne in più. È capitato anche quest’anno che qualcuno si tirasse indietro all’ultimo, ma siamo riusciti a rimpiazzare le squadre ritirate. Bisogna ringraziare in particolar modo Pallacanestro Varese, Robur e Gallarate che offrono l’impegno maggiore per quanto riguarda l’ospitalità delle squadre che arrivano da fuori».

«Non ci sono solo loro, però: è importante il contributo di tutte le società che mettono a disposizione le proprie palestre per permetterci di avere il maggior numero di squadre possibili. Quest’anno la finale dell’under 12 si terrà a Gallarate domenica pomeriggio, under 13 e under 14 saranno invece al PALA2A lunedì pomeriggio. Ringraziamo, poi, anche le famiglie che si occupano di ospitare i ragazzi e di portarli da una palestra all’altra per tutte le vacanze di Pasqua».

In chiusura un monito, affidato alle sapienti parole di Gianni Chiapparo: «Vediamo continuamente situazioni incresciose. La maleducazione è sui nostri campi, negli spogliatoi, sulle tribune. Il Garbosi è un’occasione per far sì che l’educazione sia tenuta in conto. Voglio vedere tanti sorrisi all’inizio, durante e dopo: i ragazzi sorridono sempre, anche dopo una sconfitta, gli adulti spesso no. Noi, come allenatori, genitori e dirigenti, dobbiamo dare l’esempio».

Il Garbosi è pronto, dunque, per essere ancora una volta un punto di riferimento per la pallacanestro giovanile nazionale ed europea (quest’anno saranno presenti tre formazioni bosniache). In attesa di una quarantesima edizione, quella dell’anno prossimo, che sarà memorabile: lo promette Paolo Vittori, figura storica del basket italiano e tra gli organizzatori di questa manifestazione.

Filippo Antonelli