Quanto ai vizi, ognuno si sceglie i suoi. La Pro Patria ha una passionaccia per gli 1-0 (8 in totale e 5 nelle ultime 6 vittorie). Se possibile, tirati allo spasimo con collezione di occasioni gettate al vento. Ivan Javorcic legge il successo sullo Scanzorosciate in maniera più profonda: “Voglio sottolineare tre cose. Ovviamente i 3 punti, poi la porta inviolata e infine le tante occasioni create. Il gruppo ha dimostrato una grande maturità. E forza mentale nelle difficoltà. Di solito, partite come questa 9 su 10 le perdi. Qui ci sono cultura e temperamento da mettere in luce. Troppe energie mentali spese? Mi piace pensare che in questo modo ne usciamo temprati”. Testa a testa (a testa) che prosegue in vetta con una ménage à trois che nemmeno Renato Zero. Lo spalatino ragiona in prospettiva: “Dobbiamo capire che stiamo entrando nel rush finale. Cambiano le temperature, la stagione, la tensione delle gare. Un insieme di cose che va gestito. Io sono solo il 13° uomo. Perché il 12° è il pubblico”. A proposito, a panchine invertite avrebbe sostituito Giangaspero? “Ho troppo rispetto per i miei colleghi. Non posso esprimermi”. Ok, capito. Non l’avrebbe tolto.

Disabato Pro PatriaPost partita completato e chiuso da Dido Disabato, produttore dell’assist per la zuccata di Gucci: “L’importante è vincere. Il modo conta poco. Dopo quel primo tempo ci siamo detti che avevamo creato tanto e che potevamo creare ancora. Chiunque entri qui può fare la differenza. Ora ci sono ancora 6 partite e dobbiamo interpretarle al massimo. Ma non vogliamo guardare troppo in là. Pensiamo alla Bustese”. Il fantasista varesino ha trascorso una stagione tra molti bassi (causa infortuni) e qualche alto. Il finale però è tutto dalla sua parte: “Adesso sono pronto”. Un’arma in più nel triello da qui al 6 maggio.

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Giovanni Castiglioni