Era perfettamente comprensibile, alla vigilia del match, pensare che Varese non avrebbe potuto reggere 40 minuti ai ritmi di Sassari. Il risultato, dunque, appariva con ogni probabilità legato alla capacità di frenare gli impeti di un attacco istantaneo come quello della squadra sarda. Niente di più sbagliato: rallentare il gioco non è stato possibile, eppure la Openjobmetis ha ugualmente portato a casa i due punti.

È stata una partita, infatti, per certi versi tutt’altro che congeniale a quelle che sono abitualmente le caratteristiche della squadra di coach Caja: ritmi alti, percentuali altissime e tanta transizione, anche a causa dell’inevitabile numero di palle perse (17 per entrambe le formazioni). Varese, però, non ha per nulla patito l’inusuale confronto e anzi ne ha tratto forza, sorprendendo Sassari con un primo tempo da 52 punti segnati.

Merito soprattutto di uno Stan Okoye che si sta ormai esprimendo a livelli da élite di questo campionato: il nativo del North Carolina ha realizzato 17 punti nel primo tempo (27 alla sirena finale) con 2/3 da due e 4/5 da tre, lanciando la prima importante fuga biancorossa. Gli ha dato manforte Cameron Wells, che ha chiuso la prima metà di gara con un perfetto 6/6 al tiro. La solidità di Cain e i primi lampi di Delas sotto canestro, poi, hanno fatto il resto.

Sarebbe stato un errore, comunque, pensare di aver archiviato una così difficile pratica in appena 20 minuti di gioco e infatti Sassari si è rifatta sotto, con uno spettacolare Bostic (5/9 da tre; da quando è approdato in Sardegna, mantiene 14.8 punti di media con il 76.9% da due e il 50% dall’arco), il solito Stipcevic e un Polonara (20 punti e 5 rimbalzi, 4/7 dalla lunga distanza) che è cresciuto esponenzialmente in questa stagione.

Dopo un lungo inseguimento, Sassari ha impattato a quota 62 nel corso del terzo periodo con una schiacciata in contropiede proprio di Polonara. Poteva essere un colpo difficile da assorbire, invece Varese ha ripreso a giocare come se niente fosse e il coniglio dal cilindro si è materializzato sotto forma di una tripla con fallo ovviamente di Okoye, sempre più leader di questa squadra.

A testimonianza, però, che tutta la squadra è ormai perfettamente settata con una mentalità vincente, nel quarto periodo la Openjobmetis ha mandato a segno ben sette giocatori: da segnalare, nel finale, il contributo fondamentale di Ferrero nel ricacciare indietro una Sassari che – tanto per cambiare – si era ancora una volta pericolosamente rifatta vicina a suon di triple.

Sassari ha perso, oltretutto in casa, nonostante una memorabile prestazione al tiro: 52.4% da due (11/21) e 51.5% da tre (17/33). Questo perché Varese ha saputo resistere e ha ripagato gli avversari con la stessa moneta, punendo sistematicamente ogni incertezza difensiva del Banco di Sardegna e mostrando una fiducia spropositata nei propri mezzi: per i biancorossi 61.5% da due (24/39) e 58.8% dall’arco (10/17).

Per la OJM, sostanzialmente, si è trattato di un vero e proprio esame di maturità: Varese è stata costretta a giocare una partita non del tutto sua – sebbene sia stato riproposto il piano partita volto a negare qualsiasi ingresso in area agli avversari – e l’ha vinta con merito ed autorevolezza, comandando nel punteggio per quasi tutta la gara. Una squadra così meriterebbe una vetrina prestigiosa, ma la strada è ancora difficilissima: i punti che dividono Varese – ormai salva – dall’ottavo posto sono ancora quattro. Anche quest’anno potrebbe arrivare il rammarico per uno spettacolare girone di ritorno che non viene premiato dalla classifica.

LEGGI ANCHE:
LA PARTITA
LA SALA STAMPA
LE PAGELLE
– RISULTATI E CLASSIFICA
LE ALTRE

Filippo Antonelli