Venerdì 16 e sabato 17 marzo scorso l’Ippodromo di Varese ha ospitato la prova spettacolo della 27^ edizione del Rally dei Laghi, manifestazione vinta dal varesino Giò Dipalma. Decine di piloti si sono sfidati nella serata di venerdì a suon di accelerazioni e staccate davanti a oltre 4000 persone entusiaste di vedere rombare i motori in una struttura cittadina che, per l’occasione, è tornata a riempirsi come durante gli anni d’oro delle corse dei cavalli.
A rendere possibile tutto ciò è stato l’incontro “piacevolmente galeotto” tra Andrea Sabella, patron dell’Asd Laghi, e Maurizio Gandini, proprietario della Gandini Activ Group, azienda attiva nel settore dei gadget e nella ideazione e realizzazione di eventi.

Innanzitutto, chi è Maurizio Gandini?
“Prima di tutto sono il marito di Manuela, il padre di Marco, Alessandra, Sara e Stefano e orgogliosamente nonno di Rebecca, Giulia, Federica e dell’ultimo arrivato Giacomo”.

maurizio gandini Come è nata la Gandini Activ Group?
“Inizialmente lavoravo nel mondo dell’elettronica e dell’elettrotecnica. Poi, grazie ad una sponsorizzazione, mi sono appassionato a tutto ciò che gira attorno agli eventi e allo sport. Concretamente, la Gandini Activ Group si occupa di realizzare il merchandising di aziende e di organizzare eventi anche su larga scala”.

I Mondiali di ciclismo a Varese nel 2008, ma anche altri.
“Quella è stata una grande opportunità, ma voglio citare pure il Giro d’Italia, del quale con la mia azienda sono stato licenziatario ufficiale dei gadget dal 2009 al 2016, e il Varese Calcio, del quale sono stato sponsor ufficiale unico nella stagione 1996/1997. Da circa un anno e mezzo abbiamo spostato la nostra sede all’ippodromo nei locali che sono stati il quartier generale dei Mondiali di ciclismo e stiamo cercando di realizzare eventi per far crescere questa struttura che negli ultimi anni stata un po’ abbandonata”.

Il Rally dei Laghi è stato solo l’ultima iniziativa con cui la Gandini Activ Group ha provato a rivitalizzare l’ippodromo.
“Nell’aprile dell’anno scorso si è tenuta la rievocazione storica della battaglia di Varese alla quale hanno partecipato oltre 200 comparse e a luglio il Teatro alla Scala ha suonato in occasione del 14° Trofeo delle Province di Lombardia intitolato a Guido Ermolli. Inoltre, sono state organizzate alcune gare podistiche e la prossima in calendario è la 36^ edizione della StraVarese in programma domenica 8 aprile. Ma non è finita qui: il 9 e 10 giugno prossimo, infatti, si svolgeranno in una tensostruttura all’interno dell’ippodromo le Atomiadi, ossia le olimpiadi degli atleti dei centri di ricerca appartenenti al network Asceri (Associazione delle Comunità Sportive degli Istituti Europei di Ricerca, ndr); si sono già accreditate oltre 1300 persone”.

Veniamo ora al Rally dei Laghi, che si è rivelato un vero successo.
“L’idea di portare il rally all’interno dell’Ippodromo è nata durante un incontro del Panathlon, di cui sono il vice presidente. Il contatto con Andrea Sabella si è rivelato proficuo e ad entrambi è sembrato ottimo disputare proprio qui la prova show. Siamo molto contenti del riscontro avuto e abbiamo avuto la controprova del gradimento dei varesini quando quella sera abbiamo visto le tribune gremite. Abbiamo venduto più di 2000 biglietti per un totale complessivo di quasi 4500 persone presenti distribuite tra le tribune e lo spazio antistante”.

Qualcuno ha storto il naso, però, quando si è trattato di dover asfaltare alcuni tratti sterrati per rendere possibile la realizzazione della prova spettacolo.
“L’attività ippica non è mai stata interrotta, nemmeno nella mattinata che ha preceduto la prova spettacolo. Inoltre, i cavalli non sono stati disturbati anche perché gli spazi a disposizione dell’ippodromo sono molto ampi e non ci si è dato fastidio a vicenda. Basti pensare che sono circa 170 mila i metri quadri complessivi dell’area e 90 mila quelli della parte centrale. Quelli asfaltati sono circa 2440 metri quadri in tutto, una minima parte. Quanto ai costi per l’asfaltatura, si parla di quasi 40 mila euro”.

Ora cosa ne sarà dell’asfalto?
“È un rifiuto speciale e per smaltirlo ci sono norme specifiche. Abbiamo la concessione dell’asfalto fino al 16 maggio e fino a quel giorno, se non cambierà niente, rimarrà in posa. Vista la risposta positiva di tutti, compreso chi lavora nell’ippica, abbiamo chiesto di poter mantenere questa striscia d’asfalto anche oltre il termine. Ci piacerebbe che qualcuno possa utilizzarlo; di richieste ne abbiamo avute”.

Che tipo di attività si potrebbero realizzare?
“La Polizia Stradale vorrebbe utilizzare quei tratti asfaltati per fare corsi per i motociclisti, alcune autoscuole ci hanno chiesto di poter portare i loro studenti qui per imparare a guidare e anche varie scuole hanno avanzato l’idea di tenere lezioni di educazione stradale con i propri alunni. Inoltre, si potrebbero organizzare concerti, oppure lo spazio potrebbe essere adibito a parcheggio per migliaia di auto, o, ancora, si potrebbero indire concorsi ippici. Rimanendo in ambito sportivo, in collaborazione con le concessionarie della zona, l’ippodromo potrebbe aprire le sue porte per qualche giornata dedicata alle prove e ai test automobilistici. Già il giorno dopo il rally, Abarth e Subaru hanno fatto provare la pista ad alcuni appassionati e curiosi destando in loro grande entusiasmo; l’iniziativa potrebbe essere ripetuta”.

L’anno prossimo all’ippodromo vedremo ancora la prova speciale?
“Penso e spero di sì. Abbiamo in serbo la realizzazione anche di tribune proprio intorno alla pista, oltre a quelle già presenti”.

Laura Paganini