Che Varese fosse ormai fuori da ogni discorso riguardante la lotta per non retrocedere era chiaro da settimane, ma avere ottenuto l’approvazione dell’aritmetica è sempre un fattore importante. Con sei giornate ancora da disputare, la Openjobmetis è adesso sicura di essersi lasciata alle spalle almeno una squadra in classifica: Pesaro. Quanto basta per poter dichiarare di aver ottenuto la permanenza nella massima serie.

La VL si trova infatti esattamente a sei vittorie di distanza da Varese, con in più lo svantaggio negli scontri diretti: con il +20 di sabato, la OJM ha decisamente ribaltato la differenza canestri nei confronti dei marchigiani. Anche Capo d’Orlando è praticamente da considerarsi aritmeticamente fuori dai giochi, rispetto ai biancorossi, perché – con dodici punti in meno – ha perso di 24 nel match di andata a Masnago: difficile, anche considerando il momento delicato che stanno attraversando, pensare che i siciliani possano sconfiggere Ferrero e compagni con uno scarto superiore.

Aver potuto affrontare Pesaro con una tranquillità più che relativa e arrivare alla trasferta siciliana senza più patemi legati alla salvezza, se si ripensa alla posizione varesina di fine girone d’andata, dà la misura del percorso – e del cambio di marcia – che i biancorossi hanno compiuto in questi ultimi mesi. I tifosi sperano, però, che il bello arrivi adesso: la Openjobmetis, in queste ultimi sei turni di campionato, ha la possibilità di conquistarsi un accesso ai Playoff che manca dal 2013 a Masnago.

Lo abbiamo ripetuto più volte in queste settimane: è un traguardo difficile da raggiungere, ma non più impossibile. Da un lato perché Varese ha dimostrato di poter letteralmente sconfiggere chiunque, dall’altro perché il calendario che attende la Openjobmetis da qui alla fine del campionato è tutt’altro che proibitivo. Varese ha già affrontato sei (sconfiggendone cinque) delle otto squadre che attualmente occupano le posizioni valide per una qualificazione ai Playoff.

Sarà importante capitalizzare le occasioni contro le formazioni della metà bassa della classifica e, per certi versi, la partita con Pesaro ha dato indicazioni più che positive: la Openjobmetis l’ha approcciata con la consueta serietà e grinta e ha saputo rispondere con maturità e tranquillità al disperato tentativo pesarese di riaprire la contesa a inizio terzo periodo. Nonostante lo 0-17 di parziale, Varese non si è scoraggiata e ha ripreso a giocare – e a controllare – come se niente fosse.

Per utilizzare una frase – lo ammettiamo – retorica, davanti ai biancorossi ci sono sei finali da affrontare: le due partite più complicate sono senza dubbio la trasferta di Bologna e la sfida casalinga con Cremona, sospendendo il giudizio sulla trasferta conclusiva a Torino perché sarebbe prima necessario conoscere le condizioni in cui la Fiat ci arriverà. I gialloblù, dopo il successo di Coppa Italia, sembrano decisamente in crisi e sono crollati in classifica.

Certo, tutti questi discorsi avranno senso solo dal momento che la Openjobmetis riuscirà a fare il suo compito a Capo d’Orlando: l’Orlandina non vince da dicembre e sta quasi sempre perdendo con scarti molto ampi (scarto medio di 19.8 punti nelle ultime tredici gare). In casa il dato migliora di poco (-15.6), ma è palese che Varese parte da strafavorita. Il -48 rimediato a Trento nell’ultima giornata ha convinto la dirigenza siciliana ad esonerare Di Carlo in favore di Mazzon. La Openjobmetis dovrà solo fare attenzione ad eventuali scosse.

Filippo Antonelli