La trionfale cavalcata della Openjobmetis in questo girone di ritorno ha riacceso gli entusiasmi e i sogni del pubblico di Masnago, che adesso crede concretamente alla possibilità di qualificarsi ai Playoff. Un traguardo che sarebbe clamoroso considerando che, questa volta, Varese si era presentata ai nastri di partenza con l’obiettivo di ottenere una tranquilla salvezza e niente più. Eppure l’inseguimento nel girone di ritorno, da queste parti, è un film già visto.

Stagione degli Indimenticabili (2012/2013) a parte, Varese non partecipa alla Coppa Italia dall’edizione 2007, segno che la squadra biancorossa non riesce praticamente mai a piazzarsi tra le prime otto nel girone d’andata. La storia immediatamente precedente agli Indimenticabili, comunque, parla di inseguimenti concretizzati: nella stagione 2010/2011, con Recalcati in panchina, l’allora Cimberio totalizzò 14 punti nelle prime 15 giornate, classificandosi decima a fine girone d’andata (a pari punti, però, con la sesta); il rendimento della seconda metà di stagione fu in linea, con otto vittorie in quindici gare e settimo posto finale.

Situazione simile nella stagione successiva, con un nono posto (pari all’ottava) dopo le prime 17 giornate, frutto di otto vittorie, e un ottavo posto finale grazie ai nove successi del girone di ritorno. Poi vennero gli Indimenticabili e Masnago si illuse di aver definitivamente trovato la chiave di volta della sua storia recente. Niente di più sbagliato: da quell’anno in poi Varese non è più riuscita a qualificarsi né alle Final Eight né ai Playoff.

La prima metà della stagione 2013/2014, con Frates in panchina, vide la Cimberio arrancare in Italia e in Europa: al giro di boa del campionato Varese si trovava in tredicesima posizione con sei vittorie in quindici partite. Quell’anno arrivò la prima di quattro infruttuose rincorse consecutive: il girone di ritorno da sette successi permise ai biancorossi di chiudere il campionato solo a -4 dai Playoff. Risultò decisiva, alla penultima giornata, una sconfitta interna con Siena causata da un infortunio rimediato da Banks nel finale di gara. Varese, poi, perse all’ultimo turno sul campo di Roma.

Altro giro, altra rincorsa: l’avventura di Pozzecco allenatore di Varese, nella stagione 2014/2015, fu tutt’altro che memorabile. A fine girone d’andata la squadra si trovava dodicesima con sei vittorie ottenute. Gli arrivi di Maynor, Johndre Jefferson e Caja permisero ai biancorossi di risalire in un finale di stagione quasi perfetto, ma di nuovo Varese concluse il campionato a -4 dall’ambito traguardo. La Openjobmetis aveva gli scontri diretti a favore su Bologna ottava e perciò, a conti fatti, sarebbero bastate due vittorie in più.

Neanche l’arrivo di Moretti fu sufficiente per invertire il trend: girone d’andata al decimo posto con sei vittorie, girone di ritorno in evidente crescendo – anche grazie ai tanti innesti, Chris Wright e Rihards Kuksiks su tutti – e campionato concluso a -2 dai Playoff (nona posizione). In questo caso, però, l’ottava in classifica (Trento) aveva gli scontri diretti a favore su Varese e, pertanto, di nuovo mancarono due vittorie per l’accesso alla post-season. La sconfitta con Cantù all’ultima giornata fu quindi indolore perché a quel punto la OJM era già fuori dai giochi.

Nella scorsa stagione Varese si ritrovò addirittura ultima dopo le prime 15 giornate (8 punti) e ogni discorso sui Playoff, onestamente, appariva molto lontano. Eppure, dopo l’eliminazione dalla Champions League, Caja riuscì a restituire brillantezza fisica ad una squadra prima decisamente spossata dal doppio impegno e iniziarono ad arrivare vittorie su vittorie: alla fine la OJM fu dodicesima con 26 punti, a -4 dai Playoff. Virtualmente, però, si è trattato di un distacco di sei punti perché, in caso di arrivo a pari merito con Pistoia e Capo (settima e ottava), Varese sarebbe arrivata nona.

Quest’anno il film sembra poter essere molto simile, anche se i diversi proclami di inizio anno – rispetto alle passate stagioni – hanno reso molto più facile l’attaccamento del pubblico ad una squadra da cui nessuno si aspettava imprese come quelle arrivate di recente. Varese ha chiuso il girone d’andata da ultima della classe (8 punti) e adesso sta vivendo un girone di ritorno da assoluta protagonista: sette vittorie nelle prime nove giornate. Attualmente i biancorossi si trovano a -2 dall’ottavo posto e, di nuovo, potrebbe essere che la OJM manchi i Playoff per i punti persi in un girone d’andata da dimenticare.

Eppure quest’anno, se così andasse a finire, per certi versi non sarebbe nemmeno una delusione: difficile non apprezzare il percorso di crescita dimostrato da una squadra da cui ci si aspettava poco. E che invece sta dando tantissimo anche sul piano della grinta, dell’impegno e del gioco. Per poter sognare occorre ridurre al minimo indispensabile i passi falsi o addirittura evitarli del tutto. L’importante, in ogni caso, è riuscire a ripartire l’anno prossimo con una nutrita schiera di giocatori confermati per evitare, per una volta, di vivere un girone d’andata ampiamente deficitario.

Filippo Antonelli