Dopo gli arrivi di Vene, Larson e Delas, probabilmente l’intenzione della Openjobmetis era quella di non modificare più l’assetto. L’infortunio di Wells, però, ha cambiato i piani della società di Piazza Monte Grappa e ha reso necessario l’arrivo di un altro giocatore per completare le rotazioni: quando si è presentata la possibilità di firmare Tomas Dimsa, il club l’ha colta al volo; di contro, il giocatore non ha avuto nessun dubbio sul lasciare il Vytautas per approdare a Masnago.

Dimsa, classe ’94, è un esterno con buona mano dal perimetro e sa distinguersiper le capacità di lettura. È cresciuto nello Žalgiris e, con il club lituano, ha giocato anche 25 partite di Eurolega divise su due stagioni. È passato poi ai FraportSkyliners, giocando prevalentemente nella squadra B del club tedesco proprio nella annata in cui Theodore e compagni hanno sconfitto Varese nella finale di FIBA Europe Cup. L’ultima stagione e mezzo, invece, l’ha vissuta con la maglia del VytautasPrienai. Per ora in biancorosso non ha ancora avuto grande spazio (3 minuti in due gare), ma avrà tempo per incidere.

Cosa ti ha impressionato di più di questa squadra?
«Fin da subito mi è sembrata una grande squadra, come tutti hanno potuto vedere sul campo nel corso di questo girone di ritorno. La caratteristica principale di questo gruppo è l’ambizione: nella testa di ognuno di noi ci sono grandi obiettivi, giochiamo uniti e compatti. Poi sono rimasto colpito anche dalla società, dagli allenatori e da tutti gli elementi di contorno: è un contesto di grande livello».

In quali aspetti del gioco puoi contribuire maggiormente?
«Sinceramente per me è ancora difficile prevedere le situazioni in cui potrò rendermi utile a questa squadra: sono qui solo da dieci giorni e devo imparare ancora tante cose, soprattutto sul piano del gioco di squadra e della conoscenza reciproca con i miei compagni. Ho bisogno di tempo».

Che idea ti sei fatto del campionato?
«È molto difficile perché tutte le squadre giocano ogni partita con la massima intensità possibile. Rispetto alla Lituania il gioco è più fisico, più atletico e più veloce. I paragoni sono sempre difficili, ma per quanto anche da noi ci siano squadre di Eurolega ed Eurocup, nel complesso c’è molta più disparità di livello tra le più forti e le altre. Qui in Italia, invece, c’è un maggior numero di squadre competitive e tutti possono vincere contro tutti».

Guardando al calendario e alla classifica, quante chance ha Varese di qualificarsi ai Playoff?
«Arriviamo da sei vittorie di fila e stiamo giocando veramente bene, per cui è chiaro che per noi le possibilità di qualificarci siano alte. Delle tre partite che mancano due sono in casa, un fattore che non fa altro che aumentare le nostre chance. Mi sbilancio: penso che ce la faremo ad arrivare tra le prime otto».

Filippo Antonelli