Correre per 23 giri a tutta velocità, con grande spensieratezza e serenità per poi ritrovarsi a pochissimi chilometri dallo striscione dell’arrivo con i serbatoi clamorosamente vuoti. Il primo viaggio nei playoff della Pallacanestro Gavirate si conclude in modo amarissimo, con due sconfitte dure e inappellabili subite contro San Gabriele Milano in gara-1 e Canegrate in gara-2, e soprattutto inatteso. Sorprendentemente inatteso.

“Purtroppo all’appuntamento decisivo della stagione in programma ad Albino non ci siamo nemmeno presentati. O meglio – dice in tono sconsolato Alessio Crugnola, coach di Gavirate -, ci siamo schierati sulla linea di “pole position” senza nemmeno una goccia di benzina e, aggiungo, senza che la spia della riserva avesse segnalato in precedenza qualche problema. Di fatto, la mia squadra è implosa, praticamente crollata su se stessa senza dare il benché minimo preavviso perché il lavoro di preparazione svolto in avvicinamento all’evento era andato piuttosto bene senza incontrare il minimo intoppo. Invece, alla resa dei conti, nel momento più bello e stimolante della stagione, le mie giocatrici non ci sono mai state, come fossero state improvvisamente svuotate di energie fisiche e, in particolare, di risorse sul piano nervoso. Le gare contro Sanga e Canegrate non sono nemmeno iniziate e fin dalle prime azioni tutti quanti, compresi i nostri tifosi al seguito, hanno capito che sul parquet si stava muovendo una squadra completamente diversa, e del tutto irriconoscibile, rispetto a quella pimpante, gioiosa e vivace vista e apprezzata in stagione regolare”.

Hai una spiegazione per questo repentino “down”?
“Sono due giorni che mi scervello cercando di trovare anche un piccolo appiglio al quale aggrapparmi per spiegare la nostra assenza ma, in tutta sincerità, non riesco a trovare una motivazione razionale. Forse, dico forse, abbiamo sofferto la pressione dell’evento. Forse, a livello inconscio, le aspettative ci hanno “spianato” la testa, anche se per tutto l’anno le ragazze si sono dette l’un l’altra che tutto quello che avrebbero raggiunto sarebbe andato comunque più che bene. Forse, senza per questo voler banalizzare, certi comportamenti, certe reazioni sono incontrollabili e, con un pizzico di fatalismo, è semplicemente “andata così”. Come allenatore sono sinceramente dispiaciuto per le mie ragazze le quali, dopo una stagione brillantissima e certamente sopra le righe, avrebbero meritato qualcosa di più. Tuttavia, allo stesso tempo, mi resta, anzi, ci resta il ricordo di un campionato fantastico che un epilogo stordente – conclude il tecnico gaviratese -, non potrà mai cancellare”.

 

PLAYOFF SERIE C FEMMINILE
GARA-1: Gavirate-Sanga Milano  43-59
GARA-2: Gavirate-Canegrate  49-64
GARA-3: Gavirate-Pontevico (questa sera ore 21) ininfluente per il risultato finale di Gavirate

Massimo Turconi