Passano i giorni e le settimane e dell’adaptive rowing (oltre a foto e video…) nelle news della Federcanottaggio non c’è traccia. Dall’elezione di Giuseppe Abbagnale alla presidenza l’unica notizia in merito ai disabili è stata quella del cambio del responsabile tecnico. Dario Naccari al posto di Paola Grizzetti. Successivamente, alla Canottieri Gavirate, sede federale del settore, Abbagnale e il suo staff ha ventilato la possibilità di un trasferimento del Centro Tecnico Federale da Gavirate a Milano causa pressione ed esborso economico di un misterioso sponsor più sensibile al fascino dell’idroscalo rispetto a quello del Lago di Varese. Poi il silenzio. Non certo in provincia di Varese dove Canottieri Gavirate, media e Istituzioni non sono state a guardare rilanciando attenzione e considerazione tali da poter superare l’eventuale addio della Federazione senza particolari scompensi in merito a numeri e attività. Per competenze, strutture e numeri che sia la Federazione a non poter fare a meno di Gavirate e non il contrario è un fatto. Nello stesso tempo, qualora sponsor e idee maldestre si dissolvessero sarebbe curioso vedere al lavoro il neo CT nella società di canottaggio e sul lago dove l’adaptive rowing azzurro è nato e cresciuto gratificato e ammirato dalle Federazioni di mezzo mondo oltre che da quella internazionale visto che ha scelto proprio Gavirate come una tra le sue sedi di riferimento. Alle recenti Paralimpiadi di Londra, nel suo discorso di commiato il Presidente del Comitato organizzatore Sebastian Coe dichiarò: ”Dopo questa edizione delle Paralimpiadi niente nello sport per disabili potrà più essere come prima”.
Al momento sembra che il nuovo corso della FIC si sia dotato di cattivi traduttori.

RB