Sono mancate le energie, è mancata l’abitudine a giocare a questi livelli. La Openjobmetis non demerita neanche in gara 3, eppure esce sconfitta per 0-3 da una serie in cui ha comandato nel punteggio per più di 100 minuti su 125 complessivi. Un dato in qualche modo paradossale, ma che testimonia tutti i meriti di Brescia nel riuscire a non uscire mai dalla partita, neanche quando la missione sembrava impossibile.

E pensare che – se le prime due gare avevano sostanzialmente seguito lo stesso copione, con un primo tempo di marca Varese e una ripresa contrassegnata dal rientro della Germani – questa volta c’era stata per certi versi un’altra musica: enormi difficoltà per la OJM nei primi 15 minuti, scivolati fino al -9, poi spallata per chiudere il primo tempo in vantaggio. Un terzo quarto giocato alla Varese del girone di ritorno, infine, aveva illuso il pubblico di Masnago.

A suon di difese aggressive, palle recuperate e canestri (anche dall’arco), la Openjobmetis era volata su un +19 conservato fino a 12’ dalla fine e, francamente, a quel punto era difficile pensare che Brescia – vittoriosa in gara 1 e in gara 2 dopo essersi ritrovata rispettivamente a -13 e -15 nel primo tempo – potesse rimontare anche questa volta. Niente da fare: la Germani ha sette vite e può trovare risorse dalla panchina. Il confronto tra i punti arrivati dalle riserve in una serie tutto sommato a bassi punteggi è impietoso: 86 per Brescia, 26 per Varese.

Ed è così che, mattoncino dopo mattoncino, gli ospiti sono stati in grado di ricucire il gap con relativa velocità, facendo sprofondare Okoye e compagni in uno stato di agitazione e tensione che ha compromesso fondamentalmente gli ultimi 15 minuti di gara. Difficile, infatti, appellarsi solamente alle rotazioni corte e alla mancanza di energie fisiche residue, a Varese – per una volta – è anche mancata la lucidità e la forza per superare il momento di difficoltà.

Non è una colpa, è questione di abitudine: Brescia ha nei suoi veterani abbastanza esperienza per affrontare questo tipo di situazioni, Varese no. Resta il rammarico di aver perso tre partite in cui i biancorossi avevano saputo giocare il proprio basket quasi fino alla fine e in cui avrebbero meritato sicuramente almeno un successo. Il PALA2A, comunque, ha tributato un’ovazione all’uscita del campo dei suoi beniamini, autori di una stagione da ricordare.

Il risultato di questa serie dà ovviamente contro a Varese, non c’è dubbio. Però la Openjobmetis 2017/2018, da questo punto di vista, ha riportato una vittoria: ha saputo riaccendere la miccia dell’entusiasmo in una città che, da tanto tempo, aspettava di giocare di nuovo questa competizione. Per tutti i discorsi su conferme e non conferme ci sarà tempo nelle prossime settimane, oggi è ancora il momento di applaudire una squadra fantastica.

Filippo Antonelli