Vittoria meritata, lo hanno detto tutti. In fondo la Castanese è stata in testa al gruppo dall’inizio alla fine (con un momento di flessione nel mezzo) e il successo nello spareggio contro la Rhodense non ha fatto altro che mettere la ciliegina sulla torta ad una stagione che non poteva che terminare in questo modo. Con la promozione in Eccellenza che ha fatto esplodere i festeggiamenti tuttora in corso in casa neroverde. La domanda sorge spontanea: e ora? Analizziamo il successo degli uomini di Cataldo e le prossime mosse della società sul mercato attraverso le parole del direttore sportivo De Bernardi.

E’ stato un campionato all’insegna dell’equilibrio, ma alla fine ce l’avete fatta. Cosa si prova ad aver vinto il campionato di Promozione?
“Sembra un sogno, forse devo ancora realizzarlo. Mi viene la pelle d’oca se penso a quali erano le nostre prospettive iniziali, al percorso che abbiamo fatto migliorandoci giorno per giorno, alle difficoltà incontrate e al traguardo che siamo riusciti a raggiungere. Pazzesco. Vincere questo campionato è stata sicuramente una delle emozioni più intense della mia vita sportiva e non. Merito al gruppo per come ha interpretato la stagione e anche il cambio di allenatore. Devo dire che sia Pasetti che Cataldo, in modo diverso sono stati un valore aggiunto per la nostra squadra. Hanno portato in due momenti diversi ciò che serviva alla squadra”.

Squadra che vince non si cambia. Continuerete con questo allenatore?
“No, Cataldo non sarà più l’allenatore della Castanese per la prossima stagione. Non si tratta di un esonero ma una scelta di carattere personale. Non posso che ringraziarlo per il lavoro svolto e fargli un grande in bocca al lupo per il futuro”.

A metà campionato avete perso un po’ di punti e sembravate in grave difficoltà. C’è mai stato un momento in cui avete temuto di perdere la vetta?
“Sì. Penso che il momento più difficile sia stato quello dopo la partita con la Lentatese. Ci aspettavano tre scontri diretti fondamentali e non potevamo permetterci altri errori. Fortunatamente siamo riusciti a stringere i denti e superarlo”.

Quando invece avete capito di potercela fare per davvero?
“Dopo la partita di ritorno con la Rhodense. Non intendo sottovalutare l’avversario, non mi permetterei mai anche perché gli avversari erano di un calibro veramente alto, ma mi sono reso conto che anche in caso di spareggio noi partivamo favoriti, dal mio punto di vista”.

Lei è il direttore sportivo, ma soprattutto il primo tifoso della squadra. La passione può essere una delle chiavi di lettura di questa grande stagione?
“Assolutamente sì. Credetemi, la società della Castanese è composta da persone splendide e disinteressate che uniscono la passione e il volontariato per il bene della squadra, facendone una questione fondamentale. Quindi mi sento in dovere di ringraziare tutti coloro che hanno fatto parte e fanno ancora parte del nostro progetto, a partire da mia figlia, Colombo, Martinoni e non ultimo il presidente Zucchi”.

Come si aspetta il campionato d’Eccellenza?
“Un po’ lo conosco già grazie alle mie esperienze passate e posso dire che è di sicuro un campionato decisamente più impegnativo della Promozione, con squadre molto importanti ed attrezzate, dove militano giocatori di grande qualità. Sarà una bella sfida”.

Avete già pensato al futuro? Chi sostituirà Cataldo e come vi muoverete sul mercato?
“È abbastanza presto, sicuramente un occhio di riguardo sarà per i giovani da riconfermare e i 2000 da individuare. Poi sicuramente serviranno 3/4 giocatori di categoria. In realtà non ci siamo ancora trovati per parlarne. Per ora solo festeggiamenti”.

Alessio Colombo