Due giorni gara avvincenti e ricchi di colpi di scena hanno onorato al meglio possibile il ritorno della gara nel Campionato Italiano Rally del Rally Elba.
Ritirato Campedelli,  andato al comando dalle prime battute di gara, aveva finito la prima giornata davanti a tutti, per poi alzare bandiera bianca durante la sesta prova (la seconda odierna) per aver danneggiato una ruota posteriore, lasciando via libera al rivale, che da parte sua ha compiuto un altro significativo balzo in avanti verso lo scudetto.al secondo posto si è piazzato Scandola (Skoda), al terzo Crugnola (Ford) .
La gara regionale è andata al livornese di Cecina Riccardo Parri (Peugeot 106 rally).

Frizzante, la gara elbana, quanto anche incerta e spettacolare, avendo proposto diversi avvicendamenti nelle posizioni di vertice, confermando la difficoltà e la tecnicità degli asfalti isolani. Al secondo posto, ha poi chiuso l´ufficiale Skoda Umberto Scandola, con la Fabia R5.
andrea crugnolaDivertente ed entusiasmante si è rivelata la lotta per l´ultimo gradino del podio, un duello a tre tra il pavese Giacomo Scattolon, con al suo fianco Paolo Zanini (Skoda Fabia R5), Andrea Nucita, in coppia con Marco Vozzo (Hyundai i20 R5) e al varesino Andrea Crugnola, assieme a Danilo Fappani su Ford Fiesta R5.

Tutti e tre i contendenti hanno vissuto le loro disavventure nel corso dei due giorni di gara. Per Andrea Crugnola si è trattato di una gara dai due volti: ad una prima giornata positiva, nonostante una lieve toccata nel corso della PS2, chiusa nella scia del leader temporaneo Campedelli e quasi a pari merito con Andreucci, si è contrapposta una seconda parte di rally fortemente condizionata dalla foratura occorsagli nel corso della PS7 “Due Mari”, che lo ha retrocesso dal secondo posto alla quinta piazza.

Con ancora l´ultima sfida cronometrata, i 22,35 km del secondo passaggio sulla “Due Mari”, la classifica aveva Scattolon al terzo posto, con Nucita a 6″2 e Crugnola a 9″1, distacchi risicatissimi, a lasciare aperta ogni possibilità di risoluzione della contesa. L´ultima sfida, a “celebrare” una gara caratterizzata da continui ribaltamenti di scena, ha nuovamente cambiato le carte in tavola: la dea bendata ha nuovamente voltato le spalle a Andrea Nucita, vittima della seconda foratura della sua gara e costretto a cambiare la gomma in prova, che lo ha fatto sprofondare addirittura fuori dalla top ten.
A fargli compagnia, in questo vortice di sfortuna, Giacomo Scattolon, anche lui attardato da una foratura, fatto che gli ha così strappato quello che sarebbe stato il primo piazzamento a podio in una gara del CIR. Ha così festeggiato Andrea Crugnola, partito con il coltello tra i denti e vincitore della prova: la terza piazza, nonostante la sfortuna patita in mattinata, è quindi finita nelle sue mani.

Scattolon e Crugnola si sfidavano anche per il successo tra i protagonisti del Campionato Italiano Asfalto: i fatti dell´ultima prova hanno pertanto assegnato il successo al varesino, mentre Scattolon è addirittura finito fuori dai primi tre. Sul podio, ad accompagnare Crugnola, sono saliti il lucchese Rudy Michelini, in coppia con Michele Perna su Skoda Fabia R5, ed il molisano Giuseppe Testa, con Massimo Bizzocchi alle note della Ford Fiesta R5, rispettivamente quarti e quinti assoluti nella generale.

CLASSIFICA FINALE (top ten): 1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16 R5) in 1:40´49.1; 2. Scandola-D´Amore (Skoda Fabia R5) a 30.2; 3. Crugnola-Fappani (Ford Fiesta R5) a 54.8; 4. Michelini-Perna (Skoda Fabia R5) a 1´27.3; 5. Testa-Bizzocchi (Ford Fiesta R5) a 2´28.9; 6. Scattolon-Zanini (Skoda Fabia R5) a 2´39.1; 7. Bettini-Acri (Ford Fiesta R5) a 3´21.2; 8. Panzani-Pinelli (Ford Fiesta Evo II R5) a 3´31.1; 9. Dalmazzini-Ciucci (Ford Fiesta R5) a 3´45.7. 10. Pollara-Princiotto (Peugeot 208 T16 R5) a 3´48.1.

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(foto Facebook pagina ufficiale Andrea Crugnola)