La “nuova” Varesina riparte dai punti fermi: Marco Spilli mantiene il suo duplice ruolo di direttore tecnico e allenatore. La novità è il nuovo ruolo di Massimiliano Di Caro, l’ex capitano, che ha dovuto appendere le scaprette al chiodo a stagione in corso, ricoprirà il ruolo di direttore sportivo.
Stamattina, in compagnia del direttore generale Matteo Di Caro, hanno presentato il nuovo corso. In Eccellenza? Forse no, perché, dopo la retrocessione ai playout, il club tenterà la via del ripescaggio. Di sicuro sarà una Varesina “fai da te” con l’obiettivo di trovare la sua identità.

Matteo Di Caro, dg del club, rompe il ghiaccio ringraziando tutti gli sponsor e portando i saluti di patron e presidente Umbero Belletti e Lino di Caro. “C’è stata una presa di coscienza di quelli che sono stati gli errori commessi da noi in primis, sia gestionali sia tecnici legati al campo. Qualla della scorsa stagione è una ferita ancora aperta, ancora fresca. La volontà della società, tramite anche l’appoggio Giacomo Diciannove, è quella di fare la domanda di ripescaggio, abbiamo un buon punteggio dato da risultati sportivi degli ultimi anni, permanenza in D negli ultimi anni, Settore Giovanile e strutture che per noi sono moltiplicatori di punti. Lo sapremo entro il 25 luglio. Miglioreremo anche in questo perché abbiamo in cantiere la costruzione di un campo in sintetico a 11 omologato per la D e omologat che sorgerà non a Venegono, ma qui vicino”.

La palla passa poi a suo fratello Massimiliano Di Caro: “Per me è una soddisfazione aver ricevuto questo incarico. Sono giovane e ho poca esperienza in questo ruolo; è una grande opportunità, ringrazio la mia famiglia Ritirarmi è stato un momento difficile, in questi mesi sono rimasto ai margini. Ho scelto di ripartire da Spilli non per un discorso di amicizia, ma perché è la persona giusta per un lavoro importante che continui. La Varesina c’è oggi, ci sarà domani e ci sarà tra 10 anni. Non è un risultato negativo che smonta il buono fatto in questi anni. Tutto quello che abbiamo fatto rimane, non evapora e abbiamo deciso di ripartire dai punti fermi”.

I dirigenti saranno affiancati da un professionista della zona che avrà un ruolo di consulenza. Che mercato sarà quello di Di Caro? “Vogliamo giocatori che sposino la maglia e non la categoria. Questa è una piazza particolare, è piccola, ma la geste ci tiene e vuole vedere il senso di appartenenza che si è un po’ perso in questi ultimi anni. Chi ha dimostrato di tenerci e ha tirato avanti la carretta resterà. Vogliamo dare un po’ di continuità e nello spogliatoio vanno inserire persone che possano tramandare il nostro spirito”.

Settimana prossima sarà ufficializzato lo staff tecnico. “Vogliamo lavorare su strumenti e dati, faremo un lavoro molto tecnico e investiremo. Anche qui daremo continuità. Il secondo sarà Ferdinando Fedele che mantiene anche la guida della Juniores. A livello meritocratico è dare un imput pescando in casa; è stimolo per tutti per lavorare al meglio. Il nostro Settore Giovanile ha lavorato alla grande. I numeri parlano di 7 nostri ragazzi andati all’Inter, 2 al Novara e 4 all’Atalanta”.

Infine parola a Marco Spilli, per il sesto annno in panchina: “Ci mettiamo la faccia nei momenti belli e anche in quelli meno positivi. Ci prendiamo le critiche; ci sono degli errori neri, ovvero quando sbagli sapendo di portare profitto a casa tua, e poi ci sono quelli bianchi, quando sbagli pensando che potevi fare bene. Lo scorso anno ci mancava un punticino solo”.

Obiettivi di mercato? “Ridare linfa in attacco – conclude l’allenatore – che per la prima volta ha steccato. Ripartiamo dal gol di Albizzati”.

Elisa Cascioli