Il tricolore nel giorno della Festa della Repubblica. Almeno questa gli sceneggiatori della Lega l’hanno centrata in pieno. Pro Patria Vibonese: lo scudetto è affare loro. I biancoblu hanno gavazzato con l’Albissola (4-0); gli ipponici hanno regolato il Gozzano (3-1) in un incrocio non banale. E adesso solo 90’ separano una delle due dal cucirsi lo scudo patrio sulla maglia. Ultimo atto in cartellone domani a San Giovanni Valdarno (ore 17, stadio “Virgilio Fedini”). Stessa spiaggia e stesso mare dove 16 anni fa esatti (2 giugno 2002), i tigrotti mettevano la prima pietra verso la promozione nell’allora C1 (0-1 con affresco a tempera di Erba contro la Sangiovannese). Chi crede nel destino può cominciare a salivare. Gli altri hanno facoltà di toccare ferro (o affini).

E non mi stanco mai. Stanchi? Non c’è tempo per pensarci. Con l’adrenalina ancora in circolo, per la Pro Patria la fatica è solo una questione mentale. D’altra parte, le 48 ore sono periodo refrattario anche per i calabri. Questa mattina sempre a Rignano, rifinitura/sgambata/defatigante in vista della finale di domani. Chi giocherà? Detto del rientro (dopo la squalifica) di Ghioldi, difficile ipotizzare che (salvo defezioni o indisponibilità dell’ultima ora), Javorcic possa cambiare l’undici di partenza. Certo che con un Pedone così…

ViboneseVibo morto o X. E’ possibile essere più caldi della Pro Patria? Se parliamo della Vibonese (almeno nei risultati), la risposta è sì. Nove vittorie consecutive (compresi spareggio promozione con il Troina e Poule Scudetto), ultima sconfitta l’8 ottobre (6^ di campionato con la Cittanovese), con Nevio Orlandi in panca (dalla 13^ per Sasà Campilongo), percorso invitto con 22 successi e 4 pareggi in 26 gare. Insomma, brutto cliente. E non per modo di dire. Anche in questo caso plausibile che la formazione iniziale ricalchi quella che ha schiuso le porte della finale (contro il Gozzano, a segno Silvestro, Silvestri e Ciotti a fronte del momentaneo pari di Messias poi espulso). Quindi, replichiamo 4-4-2 con Riccardo Mengoni in porta; Franchino, Silvestri, Altobello e Tito in difesa; il gambiano Sowe (97), il capitano Kenneth Obodo (no, non Maria Marotta gialloquell’Obodo), Ibrahima Ba (98) e Ciotti (99) in una mediana ad alto coefficiente africano; l’argentino Bubas e Silvestro (99) in attacco.

La spigolatrice di Sapri. Finale affidata a Maria Marotta di Sapri (Davide Stringini di Avezzano e Lorenzo Colasanti di Grosseto gli assistenti). Due i precedenti (entrambi fausti), con le finaliste di domani: 0-1 per la Vibonese a Rende il 6 settembre 2015 e 1-0 della Pro Patria sul Dro lo scorso 11 febbraio. In carriera, l’internazionale salernitana ha diretto 52 gare in categoria con 23 vittorie interne, 13 esterne e 16 pareggi.

Giovanni Castiglioni