Separazione in vista? Un’ipotesi che non è del tutto da escludere. Dopo dieci anni di Varese, gli ex baby oramai diventati grandi Matteo Simonetto e Lorenzo Lercara potrebbero separarsi dal club al quale comunque sono vincolati da un contratto sino al compimento di 25 anni di età. Tutti e due classe ’96, difensore centrale il primo, attaccante il secondo, si sono lasciati alle spalle una stagione molto amara e non sanno ancora se il loro cammino in biancorosso proseguirà o meno. Ecco come ci hanno risposto:

Bilancio di squadra e personale sulla stagione:
Simonetto: “Stagione fallimentare dal punto di vista della squadra. Purtroppo è stato un anno pieno di problemi, ma io ho imparato tantissimo. Adesso so il vero significato della parola gruppo, della parola sacrificio. Da gennaio in poi abbiamo dimostrato di essere uomini nonostante fossimo la maggior parte dei ragazzi; ci siamo caricati sulle spalle il peso di colpe non nostre. Penso di aver imparato tanto dai più grandi come Rudi e Ferri, mi hanno dato tanti consigli. Il capitano è stato il primo a mettersi in discussione e a prendersi le critiche anche quando non le meritava”.
Lercara: “E’ finita nel peggiore dei modi nonostante avessimo dato tutto quello che avevamo. Per me è stato un enorme dispiacere. Non sono contento nemmeno della mia stagione. Avrei voluto far molto di meglio”.

Il momento più difficile?
S: “La cosa più brutta è stata retrocedere sul campo. Fa ancora male, resta un boccone amaro che non mi è ancora andato giù. In più il non essere in campo per via dell’infortunio mi fa ancora più rabbia”.
L: “La pagina più brutta l’abbiamo scritta a Voghera. Non serve aggiungere altro”.

Quello più bello?
S: “Di quest’annata maledetta ricorderò sempre col sorriso gli allenamenti. La voglia di ritrovarsi insieme nonostante tutto, trovare la forza di ridere e di scherzare, la voglia di giocare a pallone nonostante il vuoto attorno a noi è stata la cosa più bella”.
L: “Il mio primo gol in D contro la Folgore Caratese. Un momento magico, peccato non sia servito a vincere”.

Futuro?
S: “Non lo so ancora. Qualcosa in ballo c’è, sto valutando col mio procuratore, ma non abbiamo ancora definito nulla. Ci sono tanti punti di domanda. Il Varese è la mia seconda casa, ma bisogna capire tante cose sul club. Sinceramente sono rimasto un po’ scottato dall’ultima annata. Se rimango? Rispondo nì”.
L: “Prima bisogna vedere cosa succede con la nuova società; non ho ancora avuto modo di parlare con nessuno. Io resto in attesa; altri club, sia in Eccellenza che in D mi hanno cercato, ma sarei felice di restare al Varese”.

Vacanze?
S: “Poche. Qualche giorno a Roma da mio cugino; mi accontento del “mio” Lago Maggiore”.
L: “Una settimana in Puglia dove tornerò presto”.

Elisa Cascioli