Come ve lo immaginate un ribaltone? Ecco: adesso cancellate tutto quello che avete in mente perchè dopo l’improvviso passaggio di coach Federico Sassi dal Basket Cislago (qui il link dell’articolo) al Basket Gallarate, le dinamiche un ribaltone vi appariranno totalmente nuove e certamente diverse le logiche per cui si può, e in certi casi si deve cambiare squadra.
“Ho cambiato squadra e per certi versi sono stato costretto a farlo perchè – spiega Sassi -, di fronte alla situazione di stallo conclamato presente a Cislago e, al contrario, alle prospettive sicure offerte da Gallarate non avevo oggettivamente altre scelte possibili”.
Allora, racconta: cos’è successo a Cislago per farti cambiare direzione rispetto ad una decisione che, lo ricordiamo, avevi già preso?
“Fin dal primo giorno del mio ritorno ai CisLaker avevo chiesto ai dirigenti gialloviola di mettermi a disposizione un gruppo di giocatori il più in fretta possibile, senza dilatare troppo i tempi della costruzione di una squadra. Invece, come avevo già fatto presente nella scorsa intervista, col passare del tempo la situazione tecnica è andata via via peggiorando. Di fatto, al netto dell’addio di Cattaneo che un paio di giorni fa si è accordato con Marnate, mi sono ritrovato col solo Freri in organico. Ma, soprattutto, mi sono ritrovato senza la minima garanzia di poter avere altri nomi plausibili. Tutto ciò mentre sull’altro versante la pressione del Basket Gallarate per “chiudere” il contratto si faceva sempre più forte. A quel punto, a Mario Ceriani, presidente del Basket Cislago che ai miei occhi è come un fratello maggiore, ho ribadito la mia completa fiducia nel club ma, allo stesso tempo, ho anche detto di lavorare per uscire con decisione dall’impasse. Quindi: due-tre giorni per presentarmi qualche trattativa sicura oppure, anche se a malincuore, gli avrei chiesto di lasciarmi libero. E questo è quello che è poi realmente successo: nessun giocatore firmato da Cislago e Ceriani, con il mio stesso dispiacere, mi ha dato l’ok per uscire dal nostro accordo e, per così dire, la sua “benedizione” per affrontare un’esperienza tecnica e umana in un ambiente diverso da quello cislaghese”.
Così, eccoti a braccia aperte verso il BBG.
“Con Gallarate abbiamo finalmente formalizzato e messo nero su bianco un paio di abboccamenti nati negli anni scorsi. Sono davvero contento di essere approdato in uno dei club più attivi e intensi della provincia che si sta muovendo benissimo su un progetto che si sviluppa con grande entusiasmo sia livello senior, sia giovanile. Per me, ribadisco, si tratta di un’opportunità ghiotta per confrontarmi con un realtà di dimensioni più ampie e per crescere in un contesto molto differente rispetto a quello di Cislago in cui finora ho mosso tutti i miei passi cestistici”.
Arrivi a Gallarate con una squadra quasi completata, giusto?
“Esatto: il buon lavoro svolto nelle scorse settimane dal presidente Valentino e dal g.m. Cucco mi mette a disposizione un gruppo che comprende Fogato, Picotti e Ciardiello nel reparto guardie; Gatto, Battilana e Tognati negli esterni; Fedrigo, Moraghi e Bellotti nel settore lunghi. A questo nucleo manca solo un giocatore che vorremmo ingaggiare tra gli esterni e, purtroppo, non sarà come annunciato Guidi che ha scelto di andare a Cermenate. Tuttavia Gallarate è molto attiva su altre piste e – conclude fiducioso il neo-coach gallaratese -, sono certo che in breve tempo arriveremo alla definizione completa del roster”.
Massimo Turconi