È stata una trattativa lunga e complicata, ma dovrebbe essere arrivata a buon fine e si spera di poter ufficializzare al più presto l’esito positivo di questa operazione. Sfumate le piste che portavano a Matteo Martini (giunto a Pistoia), Stefano Gentile (Sassari) e David Cournooh (Virtus), Varese ha virato con decisione – o meglio: il giocatore era considerato fin dall’inizio un possibile innesto per il reparto italiani – su Antonio Iannuzzi, di proprietà di Torino.

Il nodo cruciale – e che probabilmente farà slittare l’ufficialità di qualche giorno – è proprio la risoluzione del contratto (oneroso) tra l’atleta e la Fiat Torino, che a metà della scorsa stagione lo aveva girato in prestito alla Happy Casa Brindisi di Frank Vitucci. Proprio Brindisi, in aggiunta a Trieste, è stata agguerrita avversaria di Varese nella corsa a Iannuzzi, Il giocatore, alla fine, ha scelto Masnago: qui ritroverà Dominique Archie (suo compagno a Capo d’Orlando) e Attilio Caja (che lo ha allenato nella nazionale sperimentale).

A Capo d’Orlando (stagione 2016/2017, coronata dalla qualificazione ai playoff) è legata l’esplosione di Iannuzzi nella massima serie: al primo colpo in A, il nativo di Avellino tenne 8.7 punti e 4.2 rimbalzi in 21.6 minuti di utilizzo, distinguendosi per le ottime abilità tecniche e per doti di lettura del gioco fuori dal comune per un lungo. La regular season di quell’anno venne chiusa da Iannuzzi con una prestazione da 24 punti (11/12 da due) contro Pesaro.

Le sue prestazioni gli sono valse la chiamata in nazionale e l’attenzione da parte di un club ambizioso come Torino, ma in Piemonte il lungo non è riuscito a brillare (5.8 punti di media in 15.8 minuti). A inizio marzo è passato a Brindisi con la formula del prestito, mantenendo – nelle dieci partite in biancoblù – 6.5 punti e 4.8 rimbalzi a partita in 18.4 minuti. Sempre all’ultima giornata ha fornito la sua prestazione migliore: 16 punti (8/11 al tiro), 6 rimbalzi e 6 assist contro Cantù.

Iannuzzi è ancora sotto contratto con Torino, ma la Fiat vedrebbe di buon occhio una soluzione definitiva per il passaggio del giocatore ad un’altra squadra. Per Varese sarebbe un ottimo colpo per chiudere la questione italiani da rotazione (Iannuzzi si aggiungerebbe a Tambone, Ferrero e Natali; mancherebbero, a quel punto, solo l’undicesimo e il dodicesimo uomo), ma anche per la qualità del giocatore all’interno di un mercato non facile.

Quasi impossibile, infatti, accaparrarsi i grandi nomi, anche per questioni economiche: oltre ai già citati Stefano Gentile e Cournooh, Abass preferirebbe l’estero, Pascolo andrà ad Avellino (salvo inserimenti di Trento) con un ricco triennale, Cusin si è accasato a Torino, Fontecchio potrebbe non partire (Milano lascerà andare, con destinazione Pesaro, solo uno tra Fontecchio e Cerella), Alessandro Gentile deciderà del suo futuro solo dopo il veteran camp dei Rockets (quindi a inizio ottobre) e Michele Vitali, se non troverà una squadra di buon livello europeo, rimarrà a Brescia.

Iannuzzi è un italiano di seconda fascia – così come Cerella o come Giuri e Mazzola, che hanno scelto la Reyer già nelle primissime settimane di mercato – e, per questo motivo, un giocatore di sicuro affidamento. Varese ha pescato molto bene l’anno scorso dalla Legadue, ma la presa di Iannuzzi – che ha già esperienza di A1 e ha già dimostrato il suo valore – permette alla società biancorossa di non doversi affidare a ulteriori scommesse. Ora è aperta la caccia all’ala piccola titolare, ultimo elemento mancante per completare il quintetto.

Filippo Antonelli