Ci è voluta qualche settimana in più del previsto (forse) per identificare la nuova figura di allenatore del Gorla Maggiore, ma alla fine si è arrivati ad un dunque, e quel dunque risponde al nome di Pierluigi Contaldo.
L’ex Solbiasommese, Gallaratese e Brebbia (fra le altre), ha detto sì alla causa gorlese in men che non si dica perché “Se chiama una società come il Gorla Maggiore non puoi nemmeno perdere tempo per pensarci su”. E così dopo qualche colloquio per conoscersi un po’ è arrivata la stretta di mano che darà inizio alla nuova avventura.
E’ l’ennesima sfida della mia vita io che con le sfide ci faccio colazione, pranzo e cena da quando ho vent’anni dentro e fuori dal campo di gioco, sono davvero felice di aver scelto questo progetto e non vedo l’ora di iniziare”.
Come mai proprio Gorla? Cosa ti ha convinto?
Gorla Maggiore è una delle piazze più calde della zona, è una piazza in cui si lavora bene, ambiziosa, che fa le cose nel modo giusto, basti vedere gli ultimi anni in cui ha sempre costruito corazzate per vincere senza colpi folli, lo ribadisco, al Gorla non si può dire di no”.
angerese-gallaratese_6Nemmeno se dovesse essere ancora prima categoria? Si parla di un possibile ripescaggio vista la vittoria dei playoff di girone, ma non c’è nulla di certo…
Onestamente a me cambia poco, o meglio, giocare la promozione col Gorla sarebbe bellissimo e affascinante, ma io ho accettato a prescindere perché non sono una persona che si pone obiettivi in base al campionato,  sono una persona a cui piace lavorare sodo e che sa che ogni domenica bisogna scendere in campo per fare del proprio meglio; oltre questo, poi, ho a che fare con una società esperta e preparata, sanno benissimo cosa fare e come farlo, non ho mezza preoccupazione su questo mercato, opereranno nel modo giusto e che mi daranno una rosa all’altezza, come hanno sempre fatto negli ultimi anni perché Gorla è già una signora squadra non dimentichiamolo”.
Abbiamo esordito dicendo ennesima sfida della tua vita, facciamo un passo indietro e parliamo dell’ultima stagione a Brebbia culminata con la retrocessione in prima categoria, cosa non ha funzionato?
Non posso certo dire sia stata una stagione facile, visto che io stesso l’ho vissuta in due tranche intervallata dalle mie dimissioni, ma per quanto ci siano state delle vicissitudini interne sono, per la maggior parte, questioni che fanno parte del gioco, talvolta non sono sbagliati i concetti o i pensieri quanto i modi, ma per me tutto questo è acqua passata e l’unico vero rimpianto e recriminazione che ho, è non aver fatto un punto in più, un solo punto per evitare lo spareggio ed arrivare ai playout con un’altra testa, spiace tanto, soprattutto per i ragazzi che sono stati encomiabili e che hanno dato tutto, è andata così purtroppo”.
Ora però si volta pagina e nel futuro c’è solo Gorla…
Sì sì, assolutamente, ma nella vita si volta sempre pagina e bisogna sempre avere la forza di andare avanti, di migliorarsi, questo vale come singoli e come squadra, dobbiamo essere pronti e convinti di voler diventare più forti ogni domenica, perché comunque andrà ci aspetterà un campionato difficile, poi il campo dirà la sua, ma se c’è una cosa che ripeto sempre ai miei ragazzi è “Otteniamo sulla base di ciò che diventiamo” quindi per ottenere qualsiasi risultato dobbiamo essere pronti per diventare ogni giorno più forti”.
Chi ti affiancherà in quest’avventura?
“Il mio vice sarà Dainese mentre il preparatore dei portieri sarà Ferrario, due persone che conoscono già bene l’ambiente, sono contento di poterli avere al mio fianco, siamo un team giovane, ci divertiremo e ci toglieremo delle soddisfazioni”.
Prima hai detto che Gorla è una piazza calda ed anche questo è uno dei motivi per cui l’hai scelta, sei pronto ad avere a che fare anche con un gruppo di tifosi tanto esigente quanto “innamorato” di questi colori?
Prontissimo ma non solo, se c’è una cosa che cercherò di fare sempre è quella di renderli orgogliosi in ogni situazione, io sono un uomo del sud, ho giocato nell’interregionale, la gente ti fermava in piazza e ti seguiva in trasferta ovunque, ritrovare un gruppo che ci crede e che puoi tranquillamente definire il dodicesimo uomo in campo, è uno stimolo in più ed uno dei lati più affascinanti di questo scelta, quando dico che se Gorla chiama non puoi fermarti nemmeno a pensare sulla risposta, intendo anche questo, Gorla è un pacchetto che va preso al completo, è un treno su cui devi saltare su al volo”.

Mariella Lamonica