La Robur Saronno si accosta alla nuova stagione con in tasca il nuovo motto: squadra che “quasi” vince, “quasi” non si cambia. Ed è sottinteso che il “quasi” insegue due obiettivi precisi: ringiovanire il gruppo e, se possibile, provare a migliorare un organico che, tifosi e appassionati lo ricorderanno di sicuro, è arrivato a pochi centimetri dalla promozione in DNB, sfumata solo per la forza esagerata di Vigevano.
Il primo traguardo, svecchiare il roster e abbassare in maniera drastica l’età media è già stato perfettamente centrato grazie all’inserimento in prima squadra della “meglio gioventù” saronnese, vale a dire di un gruppo di ragazzi che finora a livello di campionati regionali hanno fatto le onde vincendo tutto quello che c’era da vincere: “Nella prossima stagione – spiega Marco Novati general manager del club biancoblu -, l’idea è quella di lanciare in via definitiva in serie C Gold un quartetto che nell’Under 18 ha chiuso l’annata conquistando il titolo regionale. Mi riferisco agli esterni Pietro Turatti (2000), Andrea Dhaoui (2000) e Andrea Pigliafreddo (2001) e l’ala Davide Tresso (2000). Tutti ragazzi che hanno già tutti esordito in prima squadra l’anno scorso con Tresso che, nella prima parte del campionato, complici assenze e infortuni, ha avuto modo di mettere in cascina tanti minuti di gioco e una buona esperienza. Coach Massimo Bianchi, che li ha allenati a livello giovanile, è certamente il tecnico che, per carisma e conoscenza diretta, è in grado di estrarre il meglio da queste giovani promesse anche a livello senior”.

Già, il livello senior: da chi ripartirete per cercare di riproporvi ai vertici della categoria anche nel 2019?
“Partendo dalle sensazioni innescate da una stagione comunque molto positiva, ci siamo dati subito da fare per allestire una formazione competitiva partendo – continua Novati -, da un altro poker di giocatori che riteniamo rappresentare lo “zoccolo duro” di un gruppo che nelle ultime stagioni ci ha permesso di restare a livelli elevati. Quindi: ok ai rinnovi del capitano e guardia Matteo Leva, del playmaker Giacomo Mariani, che siamo riusciti a confermare nonostante avesse ricevuto offerte anche dal piano di sopra, dell’ala Alessandro Gurioli e del centro Filippo Politi, giocatori di grandissima affidabilità e rendimento. In ogni caso, si tratta di quattro giocatori esperti, ultracollaudati e, aspetto fondamentale, ottimi ragazzi perfettamente inseriti nella vita del nostro club”.

Ora, dopo queste conferme, vi state muovendo in sede di mercato. In quest’ambito spicca l’arrivo di un giocatore considerato già tra i “top” della categoria: non è così?
“Il primo vero nuovo acquisto di Saronno è una guardia: Matteo Clementoni, in uscita dalla Pallacanestro Milano 1958, team per cui ha prodotto 33 presenze con 12 punti e 20 minuti di media giocati. Clementoni, classe 1996, è cresciuto a Recanati dove ha esordito in A2, poi, complice il trasferimento a Milano per motivi di studio, ha inanellato esperienze prima con il Cus (in D) e poi con Bocconi in C Silver. Il marchigiano è un esterno dotato di eccellente feeling con il canestro tanto che nell’ultima stagione è andato in doppia cifra 21 volte in 33 partite, con un massimo di 28 punti realizzati contro Gazzada in poule promozione. E’ un giocatore che personalmente seguivo già da tempo e avrei voluto con noi a Saronno già da un paio di stagioni. Purtroppo, però, problemi logistici avevamo messo i bastoni fra le ruote ad un possibile trasferimento. Ora queste difficoltà sono state superate e Matteo sarà regolarmente a disposizione dei coach Massimo Bianchi e Michele Crugnola, peraltro confermatissimi nel loro ruolo”.

Il mercato roburino però non si chiude qui, giusto?
“Salutato e ringraziato Cacciani, che per problemi lavorativi e famigliari ha preferito ridurre l’impegno e probabilmente scenderà di categoria, siamo tuttora alla ricerca dell’ala grande titolare. Tuttavia, sappiamo che in un mercato asfittico e povero di nomi di alto livello non sarà semplicissimo trovare un degno sostituto del “Caccia”, ma il mercato per la C Gold è appena cominciato e la speranza – conclude fiducioso il dirigente saronnese – è quella di trovare presto il giocatore perfetto per le nostre esigenze”.

Massimo Turconi
(foto di José Altuna)