Sono trascorsi esattamente cinquant’anni dalla sua prima volta in biancorosso. Allora Ermes Berton aveva 14 anni (era il 1968) e, da giovane portiere, doveva ancora imparare molto. Di persone speciali dalle quali carpire grandi cose ce n’erano parecchi, in primis Maroso, e poi, in ordine sparso, Ramella, Dotto, Delorentis, Gentile, Talloni, Libera, insomma la squadra storica serie A e Serie B. “Maroso è un mito, mi ha dato tanto – ricorda -. Non dimentico nemmeno Baluzzio, storico preparatore dei portieri che mi ha fatto crescere molto”.

Da allievo ad insegnante, adesso il maestro è lui e alla corte del Varese non ha saputo dire di no ed è tornato per la terza volta come preparatore dei portieri, un ruolo che ricoprì già dal ’96 al 2000 nel Settore Giovanile e poi nella Primavera negli anni della Serie B con Tomasoni e poi Ganz come allenatori.

“Ho girato parecchio e vissuto tante belle esperienze, anche all’estero – ci racconta -. Ma l’aria che si respira a Varese è la più particolare di tutte. Ero ad un passo dal Legnano, ma ho cambiato rotta per tornare qui”. Qual è il miglior portiere che ha allenato? “In 30 anni di carriera da allenatore ne ho visti passare tanti. Mathieu Moreau è quello che mi ha regalato più soddisfazioni. Ho allenato anche Zappino, però alla Pro Sesto, e poi a Varese in B Bastianoni e Bressan. Insomma, mi sono tolto soddisfazioni e spero di aver dato a tutti un pizzico di professionalità. Oggi è molto più difficile lavorare con i giovani perché non basta saper fargli fare la parata, ci vuole molta psicologia”.

Prime impressioni dal ritiro? “E’ ancora presto per giudicare. Lavoro con due giovani e due fuoriquota che sono comunque giovani; in questi primi giorni hanno svolto principalmente un lavoro atletico e di forza con Ciro. Abbiamo fatto qualche esercitazione e provato un po’ di situazioni tecniche. Domenicali? Un allenatore col quale si può parlare, discutere e ragionare. Ti lascia lo spazio di lavorare e fare valutazioni e poi si occupa di analizzare il tutto. Con lui si lavora in sintonia”.

Non solo Varese ma anche scuola di portieri: “Ho iniziato tre anni fa a Solbiate Olona e stiamo avendo un buon riscontro, tant’è che a settembre ne apriremo una seconda a Villa Cortese”.

Obiettivi? “Spero di iniziare un ciclo vincente, il Varese sta mettendo le premesse per fare un buon cammino e tornare dove merita. Capisco che città e tifosi siano rimasti scottati dalle recenti delusioni, ma la mia sensazione è che qualcosa stia cambiando”.

Elisa Cascioli