Andiamo alla scoperta della Openjobmetis che affronterà il campionato di Serie A 2018/2019. Il team di mercato – che a metà estate ha visto la partenza del dg Claudio Coldebella, sostituito da Andrea Conti – ha lavorato per confermare il maggior numero di elementi possibili della rosa che fu protagonista di uno strepitoso girone di ritorno. Per sostituire i partenti, la dirigenza biancorossa ha puntato su volti noti del nostro campionato per avere una squadra già rodata per il basket italiano fin dall’inizio. Partiamo dai playmaker: Ronald Moore e Matteo Tambone.

IL TITOLARE: RONALD MOORE

ronald mooreRonald Moore è nato a Philadelphia (Pennsylvania) il 14 luglio 1988. È concittadino di Mike Green, il playmaker degli Indimenticabili, che è più vecchio di tre anni. A livello NCAA, Moore ha vestito la maglia del Siena College (ateneo di Loudonville, New York) dal 2006 al 2010. Nella stagione da senior, la 2009/2010, ha guidato l’intera nazione per numero di assist: ha tenuto 7.7 assist di media. In generale, nei suoi quattro anni al college, ha distribuito 6.1 assist per gara.

Nell’estate del 2010 è sbarcato in Europa per giocare con gli slovacchi del SPU Nitra, ma la prima esperienza di rilievo nel nostro continente è quella dell’anno successivo con il Turów Zgorzelec. La squadra polacca gli ha offerto infatti la possibilità di esordire nelle coppe europee: nel Qualifying Round di Eurolega ha distribuito 6 assist, poi ha giocato sei partite di Eurocup con 5.2 assist di media. Nelle due stagioni successive ha giocato in Ungheria (Alba Fehérvár) e Ucraina (Cherkasky Mavpy).

L’Italia lo ha accolto nel 2013, quando Moore ha firmato con Caserta: il playmaker ha convinto coach Vincenzino Esposito del suo valore, tanto che l’ex fuoriclasse del basket italiano lo ha voluto con sé anche dopo il passaggio sulla panchina di Pistoia. In Toscana Moore ha continuato a distribuire il consueto numero di assist, ma ci ha aggiunto anche i punti: per la prima volta in Italia, nella stagione 2016/2017, è andato in doppia cifra di media (10.9 a partita). L’addio di coach Esposito (che ha firmato con Sassari) a Pistoia ha sancito anche la partenza del playmaker.

Varese si ritrova così in casa un elemento di esperienza e di ordine, capace di gestire i ritmi a suo piacimento e di leggere le situazioni. Moore, infatti, può correre in transizione quando serve o può rallentare e impostare l’azione a difesa schierata. Pur non essendo un realizzatore naturale, nelle ultime due stagioni è molto migliorato da questo punto di vista, aggiungendo al suo repertorio una buona mira dall’arco dei tre punti.

LA RISERVA: MATTEO TAMBONE

Cantù-Varese 15 tamboneMatteo Tambone è nato a Graz (in Austria) il 14 maggio 1994. Cresciuto nelle giovanili della Virtus Roma, è poi sceso di categoria per vestire la maglia di Ravenna in Legadue. Nei Playoff 2017, che hanno visto Ravenna approdare fino alla semifinale (poi persa contro la Virtus Bologna), il playmaker della allora Acmar ha tenuto 12.7 punti a partita in 31.2 minuti di utilizzo.

Varese ha scommesso sul suo talento e sul suo potenziale per la passata stagione, trovando in Matteo un giocatore pronto fin da subito per avere un impatto nel massimo campionato italiano. Ha avuto qualche momento di flessione, inevitabile considerando la giovane età, ma si è rivelato un rincalzo molto affidabile in virtù del suo coraggio nel prendersi iniziative in attacco e della sua taglia fisica che ne fa un difensore efficace anche sulle guardie. Per Tambone questa può essere la stagione della consacrazione.

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Filippo Antonelli