Sabato alle 12 si chiude il mercato della Serie C. Quello della Pro Patria (in realtà), ha già mandato i titoli di coda il 9 agosto, giorno in cui è stato ufficializzata l’acquisizione dal Carpi di Ferdinando Mastroianni. Possibili sorprese sulla sirena? Improbabile. Tanto più che all’appello manca ancora l’esterno senegalese Sanè, appiedato causa noie muscolari sin dalle prime sedute del ritiro di Sondalo. Il suo inserimento potrebbe trasformarsi nell’ultimo acquisto tigrotto.

La cronaca di Monza. Ragionare su un tabellino e poco più è quanto richiederebbe l’1-1 di ieri con i biancorossi degli ex D’Errico (a segno), Giorno e Zaffaroni. Esercizio ovviamente imposto dalle porte serrate al Brianteo. Sottraendosi alla fantasia resta la sensazione di un passo avanti nel processo di crescita contro una formazione il cui obiettivo dichiarato è migliorare il quarto posto della passata stagione. Senza scomodare la proprietà transitiva, il pareggio rimane un segnale confortante.

Qui lo dico e qui lo Diego. Si parte il 26 agosto. Anzi no, tutto rimandato al 2 settembre. Ehm, finisce che cominciamo il 9. E se invece si facesse il 16? In ossequio a rinvii, ricorsi, scioperi annunciati e battaglie legali di varia natura, l’avvio del campionato è ancora patrimonio degli astri. Pensate a come deve sentirsi Diego Scirea, valentissimo preparatore atletico biancoblu costretto a modulare il piano di lavoro sulla base di ipotesi in continuo aggiornamento. Tra doppie, carichi e scarichi, mantenere il climax della condizione è impresa di spessore.

Auditorium Palazzo delle esposizioniCome girano i gironi. Mercoledì a Roma (Auditorium del Palazzo delle Esposizioni) si sarebbe dovuto togliere il velo a gironi e calendari. Perchè si sarebbe? Perchè è subentrato un altro rinvio e non se ne parlerà prima del 7 settembre. Con 59 squadre ai nastri di partenza (al lordo dei possibili ripescaggi in B), il format non potrà che prevedere due gironi a 20 e uno a 19. Stando alla parole più volte ribadite del presidente di Lega Gravina, i criteri di suddivisione dovrebbero essere quelli delle ultime due stagioni. Quindi Pro Patria unica lombarda inserita nel Girone A con piemontesi, liguri, sarde, toscane e piacentine. Come già nei campionati di Serie D, il club biancoblu rischia di essere così l’unica eccezione geografica del proprio raggruppamento. Un girone in cui sarebbero allineate ben 4 ricorrenti a vario titolo al ripescaggio (Novara, Pro Vercelli, Robur Siena e Virtus Entella), di cui 2 (Novara e Siena) in pole per la cadetteria.

Due cuori in affitto. Se confermato lo scenario di cui sopra, il Girone A avrebbe ben 4 condivisioni di impianto. Alessandria e Juventus Under 23 al “Moccagatta”, Pro Vercelli e Gozzano al “Piola”, Virtus Entella e Albissola al “Comunale” di Chiavari, Piacenza e Pro Piacenza al “Garilli. A occhio e croce solo la Serie A con le coabitazioni di Milano, Verona, Genova e Roma può pareggiare questo piccolo record.

Piola di VercelliMeglio la Coppa del buco. “Piola” doveva essere. E “Piola” sarà. Ma non quello di Novara, bensì quello di Vercelli dove il Gozzano ha stabilito la sua nuova casa in attesa di rendere il “D’Albertas” compatibile con gli standard richiesti dal professionismo. Ritorno di Coppa Italia previsto indicativamente per domenica alle 18 (2-2 all’andata allo “Speroni”). La seconda competizione di categoria da aperitivo minaccia di diventare il piatto forte delle prossime settimane visto che il plausibile ulteriore rinvio del campionato potrebbe anticipare la disputa dei sedicesimi. Un motivo in più per provare a superare il turno. In preparazione, giovedì alle 17.30 a Castano Primo test con la Castanese neopromossa in Eccellenza.

Giovanni Castiglioni