Ma per fortuna che c’è il ritardo così anche la Coppa Italia può rifarsi una verginità causa agenda fitta di buchi da riempire. Con il campionato procrastinato al 16 settembre e due weekend messi lì apposta per accogliere sedicesimi e ottavi, per la Pro Patria la parola d’ordine è una sola, categorica e imperativa per tutti: passare il turno. Ovvio che valga anche il viceversa per il Gozzano. Tanto più che in forza del 2-2 dell’andata allo “Speroni”, i rossoblu di Soda ripartono da un sensibile vantaggio. Appuntamento domenica a Vercelli (ore 18, stadio “Silvio Piola”), dove i richiedenti asilo logistico cusiani hanno trovato casa nello loro storica prima stagione tra i professionisti. Supplementari e rigori non bastassero 90’.

Preferisco la coppa. Fuori il solito Sanè, gli altri tutti disponibili. Il test di ieri con la Castanese non ha detto niente che già non si sapesse. Insomma, solito allenamento condotto con altri mezzi e poco più. Per farsi un’idea sulle scelte di Javorcic bisognerà aspettare la rifinitura di domani mattina ma gli indizi portano verso un undici biancoblu parente stretto di quello dell’andata. Salvo qualche variazione in difesa dove al centro dovrebbe rientrare Zaro. In caso di passaggio del turno, settimana tipo già in format campionato. Diversamente, altre due settimane di platonismo applicato.

Palazzolo CasellaRischi & Soda. Se per la Pro Patria il mercato è ormai un ricordo cristallizzato, per il Gozzano la finestra estiva è ancora in piena sciambola. Ultimo acquisto del DS Casella, il classe ’94 Nicolò Palazzolo (foto a lato), centrocampista torinese dal gol facilissimo (12 nell’ultima stagione al Varese), non a caso già a segno nell’esordio amichevole di domenica con il Verbania (0-1). Pochi dubbi sul fatto che Soda se lo giochi nella sfida di Coppa. All’andata lo stato avanzamento lavori era sembrato già a buon punto con una squadra allungata dagli strappi di Rolando e accorciata dalla regia di Guitto. Non a caso il momento migliore della Pro era coinciso con l’uscita di quest’ultimo (e l’ingresso di Pedone e Mastroianni). Anche tra 48 ore l’interpretazione dei rispettivi 3-5-2 dovrebbe essere la chiave tattica di accesso alla gara.

arbitro-giuseppe-collu-di-cagliari_1A rotta di Collu. Designato Giuseppe Collu di Cagliari (Nicola Tinello di Rovigo e Emanuele De Angelis della sezione di Roma 2 gli assistenti). Primo anno nella CAN Pro, il direttore di gara sardo non è esattamente un talismano per Gozzano e Pro Patria: 4 precedenti (2 per parte), nessuna vittoria. Nel dettaglio, per i tigrotti sconfitta interna con il Pontisola (0-1 il 26 febbraio 2017) e pareggio a Trento (0-0 con gli aquilotti in 9 il 15 aprile scorso). Per i piemontesi, 1-1 nel derby della Cremosina con il Borgosesia (3 dicembre 2016) e beffa a rischio promozione con l’Arconatese nell’epilogo dell’ultimo campionato (1-2 il 6 maggio).

Carati e diottrie. Bustocchi popolo di borbottoni. Non ne va mai bene una. Da sempre. Ma su una cosa il mugugno indigeno ha totale diritto di cittadinanza. La palese illeggibilità di nomi e numeri d’oro sulle maglie biancoblu. Anche ieri a Castano se n’è avuta la riprova. Scelta figa quanto a merchandising, ma sulla riconoscibilità dei giocatori, è tutta un’altra storia. Possibilità di rimediare? Probabilmente no. Alla fine ci si farà l’occhio. Ma i mugugni rimarranno comunque.

Giovanni Castiglioni