ROSSO VARESE – Odore di vernice fresca, l’ultima mano deve ancora essere stesa sulle pareti, gli operai sono ancora al lavoro e tra loro c’è anche lo stesso Fabrizio Berni che, in tenuta da lavoro e con le mani sporche di vernice, aiuta ad appendendere i backdrop, a srotolare tappeti, a coordinare sul come muoversi. Questa è la scena che ci si presenta quando facciamo il nostro ingresso allo stadio per documentarne il nuovo volto. Tanto è stato sistemanto, ma ancora tanto c’è da fare e i tempi stringono. Tutti si danno un gran da fare per sistemare le ultime cose, c’è chi spazza gli spogliatoi, chi lava i pavimenti, chi butta via il vecchio. E tutto deve essere pronto per domani perché alle 17 c’è l’esordio in Coppa della squadra di Domenicali.

BELOTTI – A capo di tutto ciò Paolo Belotti, una new entry nella famiglia biancorossa. A lui è stato affidato il ruolo di responsabile degli impianti sportivi, stadio e Varesello. Per lunghi anni si è accupato della manutenzione di San Siro “anche se sono juventino” ci dice. E’ stato per sei anni amministratore delegato della prima concessionaria del “Meazza” a partire dal ’94, per poi, dal 2000 diventare direttore generale. “Uno stadio che mi ha regalato grandi emozioni. Indimenticabile la semifinale di Champions League tra Milan e Inter, le piroette di Martins dopo il gol e lo stadio muto. La tensione si tagliava col coltello”.

I LAVORI – Spostandoci al nostro caro “Franco Ossola”, Belotti ci mostra tutti i lavori effettuati. Negli ultimi dieci giorni ha letteralmente cambiato faccia, sono stati effettuati lavori urgenti di prevenzione incendi che erano inispensabili per poter giocare. E’ stato effettuato il risanamento dei gradoni della Tribuna, con la sostituzione dei seggiolini con schinale e resistenti al fuoco, e la bonifica degli spogliatoi sotto la Tribuna, solo più avanti saranno risistemati anche quelli storici al di sotto del settore ospiti. Ritinteggiata tutta la Tribuna (tutta rossa), la sala stampa e gli spogliatoi; sistemato il box all’esterno che sarà adibito ad area hospitality. Sono anche state abbattute alcune pareti abusive, tolta la moquette dal corridoio che conduce agli spogliatoi. Tutto ciò dopo la risistemazione della tubatura dell’acqua.
“Vogliamo dare l’immagine di un’azienda professionalmente di alto livello, il mio compito è far funzionare la struttura che per ora ha una capienza ridotta, ma speriamo sempre più alta pensando di poter portare anche i concerti”.

OFF LIMIT – Le due Curve non sono ancora agibili in quando si sta provvedendo al risanamento dei sanitari. La sensazione è che a Masnago i lavori saranno sempre in progress. La tribuna stampa sarà spostata all’esterno dagli Skybox, cambieranno anche le panchine e saranno sistemati anche gli spogliatoi sotto i Distinti funzionali al campo in terra.
Attenzione però perché lo stadio sara “off limits. “Adesso è un porto di mare, non sarà più così – annuncia il Varese -, metteremo fine al via vai anche per motivi di sicurezza ottemperando le norme come la legge 81 del 2008”. 

COSTI E ABBONAMENTI – Ma quanto è costato il tutto? 60mila euro, 40 per le tubature e 20 per tutte le altre opere elencate di cui 6mila euro per la messa in opera dei seggiolini, altrettanti per la tinteggiatura della tribuna col noleggio dell’automezzo. E quanto costerà entrare domani? 12 euro in tribuna centrale, 8 in tribuna laterale e 5 euro nei distinti. A proposito di biglietti, la campagna abbonamenti prosegue a rilento (appena un centinaio le tessere sottoscritte), colpa dei prezzi troppo alti, e il Varese sta pensando ad un abbassamento delle tariffe pari al 15 per cento. La società sta pensando come non svantaggiare chi ha già sottoscritto la tessera: potrebbe riavere indietro la cifra oppure poter assistere con lo stesso abbonamento anche alle partite della Primavera del Milan che pare giocherà allo stadio di Varese (sabato pomeriggio).

ORGANIGRAMMA

Elisa Cascioli