Si respira aria d’altri tempi al Chinetti di Solbiate Arno dove, in uno solo colpo, sono raggruppate tre realtà che da sempre vivono una storica rivalità. Varese, rappresentata dall’ex presidente Claudio Milanese, Solbiate con lo storico presidente Oreste Battiston e Busto con Carmine Gorrasi.

“E’ proprio in quest’ottica – sottolinea subito Claudio Milanese – che va letta la conferenza stampa di oggi. La mia idea, da tempo, era quella di sviluppare una società per fare calcio che fosse svincolata dai campanilismi, una squadra che facesse calcio per il gusto di vedere una bella partita di pallone. Avevo individuato Solbiate come polo ideale e quando Galli e Gorrasi mi hanno parlato ho dato subito la mia disponibilità nel partite. Un progetto realizzato in un ambiente giusto con alle spalle una società storica che possa aggregare più persone che diano una mano. I mecenati non esistono più, persone che da sole sostengano un progetto di un certo livello non se ne trovano, ma più mecenati insieme possono fare qualcosa di importante e di bello per il mondo del calcio. Oggi sono qui per testimoniare la mia felicità per questa nuova avventura che Busto81 sta iniziando a Solbiate”.

Ad aprire l’evento è stato il dg del Busto 81 Carmine Gorrasi: “Ringrazio prima di tutto l’amministrazione comunale, qui rappresentata da Oreste Battiston, per l’accoglienza e il presidente della SolbiateseInsubria. Il nostro progetto si vuole sganciare dai campanilismi, vuole essere un passo deciso per il futuro dove possano integrarsi diverse realtà. Il calcio è cambiato, bisogna aggregare e bisogna unirsi per poter pianificare un futuro solido. Spero che la prossima sia una stagione sportiva importante e di soddisfazione anche per i personaggi che ci stanno affiancando. Abbiamo ambizioni, non siamo stati ripescati (sorride, ndr), quindi ci godremo questo campionato di Eccellenza”.

E’ soddisfatto dell’operazione e di come il nome della Solbiatese potrà tornare agli antichi fasti Oreste Battiston: “Prima di tutto voglio ringraziare il presidente della SolbiateseInsubria Calcio che ha fatto nascere, con la fusione delle due realtà, un progetto a livello di settore giovanile molto importante. Oltre 300 ragazzi che porteranno in giro il nostro nome ogni weekend. Voglio ringraziare Carmine Gorrasi per l’idea ed il progetto in cui ci ha voluto coinvolgere: potremo quindi contare anche su una prima squadra di livello. Ringrazio anche Claudio Milanese che per primo ha creduto in noi e che ci darà una grossa mano e spero che come lui ci seguiranno in tanti altri”.

Carmine Gorrasi chiarisce alcuni aspetti tecnici: “I settori giovanili di Busto 81 e SolbiateseInsubria resteranno in vita mantenendo una propria identità. Due realtà diverse in due zone geografiche che continueranno ad operare. Non è detto che in futuro non si possa creare un altro grande polo, seguendo l’esempio della Varesina, con numeri decisamente maggiori. Per quanto riguarda la prima squadra, in questa stagione tutto resterà invariato: in casa giocheremo con la maglia neroazzurra su espressa volontà di Battiston. Un bel modo per far rivivere da subito i colori della Solbiatese cercando di riavvicinare la gente di Sobiate. In futuro vedremo, non ci sono preclusioni sul nome o sui colori sociali, c’è solo la volontà di agire tutti insieme per un progetto che deve crescere nel migliore dei modi”.

Chiude Claudio Milanese che chiarisce i sui rapporti con il Calcio Varese e con l’Union Villa Cassano: “Questo progetto ha basi diverse da quelle che ha una piazza come Varese dove vengono richiesti sforzi e impegni molto diversi. Questo è un percorso che non ha tempistiche pressanti e può dare ampio spazio allo sviluppo. Detto questo Varese è e resterà sempre nel mio cuore, auguro alla nuova società di poter operare nel migliore dei modi per poter tornare ai livelli che competono ai biancorossi. Voglio anche precisare che negli ultimi anni ho dato una mano a tante realtà, prime tra tutte l’Union Villa Cassano, e voglio chiarire che andrò avanti a sostenerli perchè sono persone serie che lavorano con passione e professionalità”.

Michele Marocco