Mora. Alla Pro Patria significa una cosa. Al Pro Piacenza (sì, al maschile, senza un vero perché) un’altra. Dal Christian esterno tigrotto, all’intimazione a pagare dei giocatori rossoneri nei confronti della proprietà emiliana. In mezzo, l’incrocio di domenica per la 12^ (ore 16.30, stadio “Garilli”). Prima tappa biancoblu di una tripla in 8 giorni (Siena e Lucchese allo “Speroni” le altre fermate) che potrebbe sensibilmente cambiare le prospettive stagionali.

Quanto (non?) ci sei mancato. Senza Mastroianni 6 punti in 2 gare. Anzi, 7 in 2 e 3/4 vista l’espulsione al 28’ del match con l’Albissola. A dar ragione ai freddi numeri, il rientro del maddalonese sarebbe quasi una disdetta. Ma la realtà non è mai così superficiale e il ritorno del 17 per Ivan Javorcic è tutto grasso che cola. Sarà titolare (ragionevolmente) al posto di Gucci. Che in sua assenza ha comunque fatto i bambini coi baffi. Per il resto, dovrebbe cambiare poco. O magari anche nulla. Anche in virtù del calendario fittissimo, gli altri 4 assenti di domenica (Santana, Colombo, Fietta e Sané) restano in dubbio. Il fatto che possano andare o meno in panchina sposta poco. Il loro apporto sarà comunque marginale. La Pro Patria è in serie positiva da 3 turni (2 in trasferta) e con lo spalatino in panca ha 2 precedenti con squadre fresche di cambio di allenatore: vittoria 1-0 a Crema la stagione passata (Ferri per Lucchetti) e pareggio 1-1 con l’Albissola 20 giorni fa (Bellucci per Fossati).

Quanto ti devo? Al Pro Piacenza il rischio (facciamo pure la certezza) è quello di parlare di tutto fuorché del campo. Cioè, la messa in mora di una ventina di giocatori (scaduta alla mezzanotte di ieri) più dirimente dell’esonero di Giannichedda a favore di Ricky Maspero. E delle 4 sconfitte consecutive seguite ai 10 punti (9 in classifica causa penalizzazione ancora non definitiva) delle prime 4 uscite. Negli ultimi giorni la proprietà Sèleco del patron Pannella avrebbe saldato l’incomodo di luglio e agosto. Ma i dissidenti sarebbero comunque intenzionati ad arrivare allo svincolo. La lista dei convocati di domani potrebbe fornire indizi utili al riguardo. Sette giorni fa nel derby perso 3-1 con il Piacenza, schierato insolito (per una squadra costruita per il 3-5-2) 4-4-2 con Zaccagno in porta; Nava, il veterano Mauro Belotti (84), il prestito dal Brescia Mangraviti e Pasqualoni in difesa; l’italo-congolese Kalombo, Redemi, il moronense Cristian Ledesma (9 stagioni e 259 presenze in A con la Lazio) e Sicurella in mediana; Nolè e Scardina in attacco. Ancora out l’ex Dario Alberto Polverini mentre il figlio d’arte Christian Maldini sin qui ha sommato 5 presenze e una rete da 3 punti a Olbia. Nella storia, la città di Piacenza ha ospitato 15 volte la Pro Patria (una sola con il Pro, 1-1 il 12 marzo 2016). Contabilità complessiva che dice 5 vittorie emiliane, 6 bustocche e 4 pari. Teatri il Comunale “Alessandro Casali” e il “Leonardo Garilli” (ex Galleana).

Gianpiero Miele di NolaQuanto devo preoccuparmi? Match diretto da Gianpiero Miele di Nola (Antonio Piedipalumbo di Torre Annunziata e Fernando Caviano di Bologna gli assistenti). Il fischietto campano è un secondo anno con 15 gare arbitrate in categoria (4 in questa stagione). Bilancio sinistramente casalingo con 9 successi interni, 4 pareggi e 2 sole vittorie corsare (3/1/0 quest’anno). Sul piano disciplinare da sottolineare i 58 gialli e le 8 espulsioni (5 dirette).

Quanto ti vorrei. Complici le 2 vittorie consecutive, il popolo biancoblu seguirà in numero significativo la trasferta di domenica. Grazie al rivitalizzato Centro Coordinamento Trasferte, già esaurito un pullman cui vanno aggiunti ultras e macchinate varie. Insomma, un centinaio mal contato di fedelissimi. Intanto, giovedì alle 20.45 al New Magic Bar di piazzale Crespi a Busto, il club Il Tigrotto del presidente Simone Lamperti celebrerà Mario Alberto Santana come tigrotto del mese di ottobre.

Giovanni Castiglioni